Ci piace pensare che il Comune, magari in sinergia col Napoli, abbia predisposto un effettivo ciclo integrato dei rifiuti prodotti in occasione dei festeggiamenti
Si spengono le luci, cala il sipario. La festa è terminata.
Non possiamo fare a meno di chiederci “cosa resterà…” di questa vittoria calcistica del Napoli?
Ci si auspica non solo una gran quantità di plastica. Si tratta, è pur vero, di plastica azzurra e bianca, ma pur sempre plastica!
Le strade di Napoli da mesi sono inondate di striscioni, manifesti, nastri, per festeggiare i nostri eroi, ma è doveroso chiedersi che fine farà tutta questa plastica? Il Comune di Napoli ha previsto una raccolta “dedicata”? I rifiuti saranno riciclati, recuperati o smaltiti? Indipendentemente dalla destinazione finale, la gestione di una gran quantità di rifiuti comporterà un aggravio di costi per la comunità.
In assenza di dati relativi alla caratterizzazione dei rifiuti, culliamo la speranza che almeno gli striscioni bianchi e azzurri se di polietilene, a fine vita, possano essere avviati a riciclaggio. Starà al Comune il compito di raccoglierli in maniera differenziata per poi inviarli in impianti di trattamento dedicati. Ci piace pensare che il Comune di Napoli, magari in sinergia con la società Calcio Napoli, abbia predisposto un effettivo ciclo integrato dei rifiuti prodotti in occasione dei festeggiamenti. E chissà magari l’Amministrazione Comunale potrebbe anche fornire qualche dato al riguardo.
Nell’era della transizione ecologica e dell’economia circolare, immaginiamo in futuro si possa organizzare una festa “sostenibile” dando concretezza ai criteri di priorità della gerarchia dei rifiuti, adoperandosi per “la prevenzione della produzione” e “la preparazione per il riutilizzo” degli stessi.
Nel frattempo, dalle pagine del Napolista lanciamo un suggerimento: non buttiamo niente, conserviamo tutti gli addobbi e usiamoli l’anno prossimo per festeggiare che so, la finale di Champions League. Lo diciamo solo a fini ambientali eh!