Rabadan, il capo dell’organizzazione dei Giochi, al Mundo: “Quella è stata una catastrofe organizzativa. Ma adesso è tutto più sicuro”
Pierre Rabadan ha 43 anni, è stato un campione di rugby, e adesso è l’assessore allo Sport di Parigi e responsabile dell’organizzazione dei Giochi Olimpici e Paralimpici del 2024. E’ l’uomo che conosce tutti i segreti dell’evento che la prossima estate porterà a Parigi 15 milioni di visitatori. E a proposito della sicurezza, dice – intervistato da El Mundo – che è normale “che ci sia un senso di insicurezza, soprattutto dopo la finale di Champions League”, tra Liverpool e Real Madrid dello scorso anno.
Quella che anche per le inchieste è stata una “strage mancata per puro caso” ha rovinato l’immagine della Francia e di Parigi come sede “sicura” per organizzazione di eventi di questa portata.
“La finale di Champions League è stata una catastrofe organizzativa, mancava la sicurezza“, riconosce Rabadan, che un po’ giustifica le carenze con il fatto che, dopo che è scoppiata la guerra in Ucraina, “quello che si sarebbe dovuto organizzare in 10 mesi lo hanno fatto in due“. Ma “è stato un accumulo di fallimenti, di brutte circostanze. L’immagine è stata pessima ed è normale che ci sia preoccupazione”.
Lo Stade de France, dice, ora “è un luogo sicuro per la Coppa (la Rugby Cup che si svolgerà in autunno) e per i Giochi”.
La prima grande sfida per la sicurezza “è la cerimonia di inaugurazione, visto che ci sono 12 chilometri da percorrere”, seguendo il corso della Senna. Il ministero dell’Interno ha ideato un sistema di ticket che permetterà di controllare gli accessi, che saranno nominativi. Si prevede la mobilitazione di 30.000 agenti ed è stato validato l’utilizzo di telecamere di videosorveglianza con algoritmi e droni, che controlleranno tutto.