Nemmeno Guardiola farebbe funzionare questa squadra, che si ritrova in finale di Nations League. Costa parecchio credere nella possibilità di vittoria
La Spagna giocherà la finale di Nations League e deve dire grazie a Bonucci. E’ più o meno questo il senso della contro-cronaca della semifinale di ieri sera proposta da Marca. La Spagna è in crisi, scrive il quotidiano spagnolo, l’Italia non ne parliamo. A parte il risultato, la nazionale spagnola è apparsa parecchio in difficoltà contro la formazione di Mancini.
“Il livello della Spagna, risultato a parte, è stato debole. Dell’Italia non parliamo nemmeno”.
Marca scrive che la Spagna sta vivendo una crisi di giocatori e che nemmeno Guardiola sarebbe in grado di far funzionare la squadra. La mancanza di talento è stata evidente nella formazione scesa in campo contro l’Italia.
“La realtà è che la Spagna sta attraversando una crisi galoppante di giocatori. Nemmeno Guardiola farebbe funzionare come un orologio questa squadra, che giocherà la finale di Nations League, ma che non è coinvolgente e che attualmente è in un viaggio verso un deserto senza fine. E l’esempio che meglio riflette questa mancanza di talento è l’undici titolare contro l’Italia, con due terzini che avevano 71 anni”.
De la Fuente merita un plauso, certo, o almeno un voto di fiducia, ma “non se la passa per niente bene. A 90 minuti da un titolo bisognerà crederci, anche se in questo momento costa molto“.
Grazie a Bonucci, scrive Marca, che non vorrà rivedersi nemmeno in televisione. Il primo gol della Spagna viene da un suo errore. Il difensore della Juventus è descritto come lento, insicuro e poco incisivo. Ha permesso lui alla Spagna di andare in gol.
“Bonucci non vorrà vedersi in televisione. L’1-0 della Spagna arriva dopo una doppia sbavatura del difensore centrale, lento, insicuro, poco incisivo… Gavi, esperto di recuperi, permette a Yeremy di aprire le marcature dopo due minuti. La sua reazione successiva è stata quella di prendere a calci l’amico Morata”.