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Ligue 1, arbitro denuncia uno stupro dopo una gara del 2009: «Nel mio letto c’era un ex dirigente della Federazione»

Pottier a So Foot: «Ricordo di essere stato prelevato in hotel per essere portato in un’altra struttura, prima del blackout totale».

Ligue 1, arbitro denuncia uno stupro dopo una gara del 2009: «Nel mio letto c’era un ex dirigente della Federazione»

Ha del clamoroso quanto emerge dal quotidiano sportivo francese So Foot. Secondo quest’ultimo, l’ex assistente Nicolas Pottier avrebbe esposto denuncia dopo un caso di stupro risalente al 2009, dopo una partita di Ligue 1. L’accusa sarebbe stata mossa verso un ex dirigente della Federazione calcistica francese. Non è ancora chiaro come si evolverà la situazione ma questa notizia ha smosso il mondo del calcio transalpino nella giornata odierna.

Ex arbitro stuprato dopo una partita di Ligue 1, la ricostruzione

Come detto, l’artefice della denuncia è l’ex assistente Nicolas Pottier. Omosessuale dichiarato, ai microfoni di So Foot ha raccontato del fatto, risalente al 2009. Precisamente il 16 maggio 2009, in seguito alla partita fra Nancy e Grenoble in cui Pottier era assistente dell’arbitro Auriac. Queste le parole dell’ex assistente:

«Ricordo di essere stato prelevato in hotel da due 4X4 per essere portato in un’altra struttura, prima del blackout totale. Secondo me o a causa dell’alcol o perché ero drogato. Al risveglio, ho trovato nel letto nell’hotel un uomo accanto a me (secondo la stampa francese un ex dirigente della Ffr, la Federcalcio francese). Sono sicuro che ha passato la notte con me senza che me ne rendessi conto. L’ho interrogato più tardi, mi ha detto che aveva dormito a casa di qualcun altro».

Non solo questo. C’è anche la questione della sua omosessualità dichiarata che avrebbe, secondo Pottier, portato a creare un clima negativo nei suoi confronti. Lo stesso assistente ha dichiarato ai microfoni di So Foot di essersi sentito la carriera distrutta proprio a causa della non tolleranza del suo orientamento sessuale, montato a fine anni 200 contro di lui:

«Presumo che la mia omosessualità abbia rappresentato un problema nella comunità arbitrale. Ero un’anomalia nel sistema. Ho anche sofferto di depressione e pensato al suicidio. Sento di dover parlare a nome di tutte le vittime del sistema dello sport, che soffre dei suoi metodi dittatoriali della sua organizzazione arcaica e delle sue vecchie idee».

Bisognerà vedere adesso quali saranno le Misure che la Ligue 1 prenderà in considerazione dopo questa testimonianza.

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