L’arbitro polacco sui social: «Non ho mai sostenuto o legittimato alcun partito, organizzazione politica o singoli politici».
Dopo la bufera che lo ha travolto ieri, con l’accusa di aver partecipato ad una manifestazione di estrema destra nei giorni scorsi, l’arbitro polacco Szymon Marciniak ha preso posizione tramite i suoi canali social dissociandosi da qualsiasi tipo di opinione razzista o antisemita.
Marciniak dichiara:
«In relazione alle notizie dei media di oggi, dichiaro di non aver mai sostenuto o legittimato alcun partito, organizzazione politica o singoli politici e mi dissocio nettamente da qualsiasi punto di vista, dichiarazioni e azioni estreme, razziste o antisemite. Sulla copertura mediatica di oggi dichiaro di non aver mai sostenuto né legittimato alcun partito politico, organizzazione o singolo politico. Mi dissocio, con forza e chiaramente, da qualsiasi tipo di opinione, affermazioni o azioni radicali, razzisti o antisemiti».
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Marciniak potrebbe vedersi sottratta, dalla Uefa, la possibilità di arbitrare la finale di Champions League tra Inter e Manchester City. Ieri, contattata dal Guardian in merito coinvolgimento di Marciniak, la Uefa dichiarava:
“La Uefa è a conoscenza delle accuse che riguardano Szymon Marciniak e sta cercando urgentemente chiarimenti. La Uefa e l’intera comunità calcistica aborriscono i “valori” promossi dal gruppo in questione e prendono molto sul serio queste accuse. Domani daremo una dichiarazione ufficiale, dopo aver esaminato tutte le prove”.