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McEnroe: «Sinner? Probabilmente avere gli occhi addosso gli ha messo troppa pressione»

Alla Gazzetta il parere sugli italiani: «Il consiglio è dare un’occhiata a quello che fanno i top player. E staccatevi da quella linea di fondo!»

McEnroe: «Sinner? Probabilmente avere gli occhi addosso gli ha messo troppa pressione»
Italy's Jannik Sinner reacts during the Monte Carlo ATP Masters Series Tournament round of 32 tennis match against Argentina's Diego Schwartzman at Monte Carlo on April 12, 2023. (Photo by Valery HACHE / AFP)

La Gazzetta dello Sport ha intervistato John McEnroe, l’ex tennista ora commentatore per Eurosport. Al Roland Garros, Sinner ha perso contro Daniel Altmaier, un match alla portata dell’altoatesino che però non ha capitalizzato le tante chance costruite:

«Gli scenari a volte cambiano per un punto. Guardate cosa gli è successo a New York: avrebbe potuto vincere lo Us Open se avesse concretizzato quel match point contro Alcaraz. Sembrava davvero a un passo per fare il grande salto. Probabilmente avere tutti gli occhi addosso gli ha messo troppa pressione, forse è questo che ha inciso sul suo rendimento, anche se parliamo sempre di un ottimo giocatore. Fisicamente può ancora migliorare. La terra non è la superficie su cui può brillare, ma mi aspetto comunque che arrivi per lui un grande risultato. Magari ci vorrà solo un po’ più del previsto».

Il parere di McEnroe su Musetti:

«Lorenzo ha un grande potenziale. Penso che abbia le qualità per entrare in top 10 ma deve avere più fiducia, essere aggressivo, attaccare. Non può starsene sempre laggiù oltre la linea di fondo a difendersi. Discorso che vale anche per Sinner. Medvedev ad esempio lo ha capito e ha vinto Roma. Insomma il consiglio è dare un’occhiata a quello che fanno i top player, sempre in continua evoluzione. E staccatevi da quella linea di fondo!».

Per Berrettini, il discorso è un po’ diverso:

«Sfortunato con tutti i guai fisici che ha dovuto affrontare. Ho sentito che tornerà sull’erba, ma non sarà facile dopo tanto tempo fuori. Avrà perso fiducia, si sentirà un po’ frustrato. La cosa positiva è che ha solo 27 anni e se anche non tornerà ai livelli più alti penso che possa comunque ancora fare danni nei tornei con quel servizio e quel dritto. Sull’erba si sentirà più a proprio agio e anche se non avrà la migliore condizione atletica».

Un Roland Garros senza Nadal non è la stessa cosa. C’è Djokovic determinato a battere quanti più record possibile. Loro due insieme a Federer erano i “Big 3”. Ora però i giovani chiedono e pretendono il loro spazio. Secondo McEnroe:

«Alcaraz potrebbe vincerne dieci o anche di più, anche Rune è in grado di vincerne un po’. Carlos è già maturo, il danese deve ancora fare un po’ di esperienza ma entrambi saranno protagonisti dei prossimi anni, con qualche altro che ogni tanto conquisterà uno Slam. Alcaraz ha portato una ventata d’aria fresca con un tennis elettrizzante e spettacolare, ha una tale personalità che tutti sperano che vinca e lui lo avverte».

 

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