Cala il sipario su Lucio in the sky. Spalletti merita 10, 100, 1000. Viva il Che Kvara: alterna dialogo e dribbling.
Le pagelle di Napoli-Samp 2-0 a cura di Fabrizio d’Esposito e Ilaria Puglia.
MERET. Giunti alfine, Ilaria cara, all’apice di questa interminabile festa – un mese esatto dal 4 di maggio al 4 di giugno – il presente è già passato e i Ludi Aureliani sono anche cerimonia degli addii. La partita è l’ultimo, obbligatorio fascicolo di un faldone archiviato da tempo e il nostro amore ha anche sfumature tristi, stasera, nasconderlo è inutile. Per la cronaca, i poveri doriani combinano poco là davanti e il giovane Meret c’è sempre, come quando sventa su Malagrida – 6,5
Chiudere la stagione senza prendere gol è la degna conclusione per un campionato iniziato per lui in modo sicuramente non semplice. Ha dimostrato una resistenza e una forza caratteriale da non sottovalutare – 6,5
DI LORENZO. Una prestazione uguale a tante altre, in questa stagione: il Napoli domina e l’Euroappuntato attacca, attacca, attacca… – 6,5
Di Lorenzo è il prototipo perfetto del capitano. Meraviglioso fino alla fine – 7
RRAHMANI. Un vigilante sciolto e sicuro, pronto a dare palla a Robotka – 6,5
Non sbaglia niente e lo fa in scioltezza e, spesso, anticipando le mosse degli avversari – 7
OSTIGARD. A me il Norvegese Volante piace assai, Ilaria. Ora vediamo quello che succede con il Monaco Guerriero – 6,5
Piace molto anche a me, Fabrizio. Anche lui si è sempre fatto trovare pronto quando serviva – 6,5
MARIO RUI. Stasera l’apparizione di Marittiello era dovuta e lui ritorna al solito modo – 6,5
Ottime le combinazioni con Kvara. E’ stato un piacere rivederlo in campo all’ultima di campionato, meritava un saluto – 6,5
BERESZYNSKI dal 76’. In campo contro la sua squadra retrocessa ma non fallita, per fortuna. A proposito di Samp: la festa allo stabiese Quagliarella è un altro (bel) quadretto dei Ludi Aureliani e a me ha fatto venire in mente quella trasferta a Boras, in Svezia, con Max Gallo. Era agosto del 2010 e Cavani segnò due gol – senza voto
Il saluto a Quagliarella è stato uno dei momenti più belli della serata, sicuramente più della festa organizzata da De Laurentiis. Ho un debole per Quaglia, un gigante se pensiamo a tutto quello che ha dovuto sopportare. Detto questo, Bere non demerita affatto, anzi – 6
ANGUISSA. Il Napoli si accampa nei cinquanta metri doriani e Zambo chioma al vento fa la girandola acchiappa-pelota. Talvolta lezioso nel passaggio finale, stava però segnando al 66’ – 6,5
Peccato per il gol mancato. Che bello con i capelli agghindati per la festa finale – 6,5
DEMME dal 79’. Senza voto
Senza voto.
LOBOTKA. Fa il tamburino, Lobo. Gli tocca battere il ritmo senza mai prendere fiato. Un’ordinarietà mostruosa – 7
Mostruosa l’ordinarietà e mostruoso lui. Uno dei giocatori più determinanti di questo Napoli – 7
ZIELINSKI. Se Lobo fa il tamburino e Zambo la girandola, San Piotr fa l’artista alla perenne ricerca del bello mai superfluo. Prende male la sostituzione ma è questione di emozioni e ciò commuove – 6,5
Uno dei migliori in campo: non smette mai di inventare per lanciare Osimhen in porta e lo fa, come sempre, con grazia e stile. Spero vivamente di vederlo ancora l’anno prossimo – 7
GAETANO dal 67’. Mamma mia, Ilaria: due palle gol in un minuto appena. Poi esce infortunato, che ciorta eh – 6,5
Una personalità che vantano in pochi giovani in Serie A. Un peccato l’infortunio, mi dispiace moltissimo – 6,5
ELMAS. Il Macedone del Nord diversamente titolare mostra sempre un’inquietudine costruttiva, diciamo così Ilaria. E vanta almeno tre buone occasioni – 6,5
Non entusiasma ma con Osi e Kvara ci sta una bellezza – 6
RASPADORI dal 67’. Giacomino, ecco. Il futuro – 6
Buone giocate ma anche alcuni errori, nell’ultima parte di campionato ha subito un’involuzione, mi auguro che il prossimo allenatore riesca a valorizzarlo come merita – 6
OSIMHEN. Si guadagna il rigore e lo segna. Il sigillo numero ventisei a un campionato memorabile. Lunga vita azzurra a Victor Victoria – 7,5
Un po’ fumoso nel primo tempo, determinante nel secondo. Meritava il titolo di capocannoniere così come merita la nostra riconoscenza per ciò che ha fatto nel suo miglior campionato – 7,5
SIMEONE dal 76’. L’ostensione della Dieci dopo il gran gol da fuori area è un’altra scena del film di stasera – 7
I gol di Simeone non sono mai banali. Per piacere, non regaliamolo a nessuno, teniamolo con noi! – 7
KVARATSKHELIA. Anche quando lo rimbalzano, lui riparte e ci riprova. Alterna dialogo e dribbling. Viva il Che Kvara – 7,5
Possono raddoppiarlo in tutti i modi, ma Kvara li porta a spasso comunque. Libera spazi, li inventa, crea – 7,5
SPALLETTI. Cala il sipario su Lucio in the sky e io attingo da Paolo Sorrentino. This must be the place: la scena in cui Sean Penn è in fast food e la ragazza gli dice che l’hamburger è venuto “un po’ troppo cotto”. E lui: “E’ andata così”. Appunto – 8
Per la stagione merita 10, 100, 1000. Mentre la partita andava avanti al Maradona, Rai2 ha mostrato tutti i gol del Napoli in stagione: alcuni sono da lasciare a bocca aperta, Fabrizio. Questa squadra ha dominato disegnando bellezza in un modo così incantevole da aver guadagnato un posto nella memoria sotto tutti i punti di vista. Il merito è tutto dell’irrisolto e irrequieto Spalletti. Non lo dimenticheremo mai – 10
ARBITRO FELICIANI. Oggi, tutto sommato, si poteva anche fare a meno dell’arbitro – senza voto