Ribaltato il verdetto in appello. L’ex diesse Petrachi dovrà restituire la somma che il club gli aveva versato come risarcimento e le spese processuali
La Roma ha vinto 5 milioni di euro grazie a una sentenza d’appello del tribunale del lavoro che ha stravolto il verdetto in primo grado in merito alla causa intentata dall’ormai ex direttore sportivo giallorosso Gianluca Petrachi. Adesso Petrachi sarà obbligato a restituire la somma che il club gli aveva versato. In aggiunta ai cinque milioni di euro Petrachi dovrà pagare anche le spese processuali, circa 64mila euro.
I fatti risalgono a tre anni fa
Il Corriere dello Sport ricostruisce l’accaduto. Il 18 giugno del 2020, l’allora presidente della Roma, Pallotta, ricevette da Petrachi un messaggio “molto ruvido”. Poco dopo, il patron dei giallorossi decise di cacciarlo via, ritenendo ingiuste le offese ricevute e chiedendo per quello che era a tutti gli effetti un suo dipendente, l’allontanamento. Dopo non molto il giudice di primo grado dopo il processo diete ragione all’ex direttore sportivo, ordinando alla società di versargli l’intero stipendio dovuto fino al 30 giugno 2022, ossia la naturale scadenza del contratto, più altri centomila euro per il danno d’immagine e le spese processuali.
Questa sentenza è stata però completamente stravolta ieri, quando la Corte d’Appello di Roma, presieduta da Donatella Casablanca ha sancito che i requisiti del licenziamento per giusta causa fossero presenti nell’atteggiamento irriguardoso e minaccioso del direttore sportivo. Nei prossimi mesi Petrachi potrà ricorrere alla Cassazione. Intanto però festeggia la Roma che riavrà presto nelle sue casse ben 5.1 milioni di euro. Il pool di legali della società si è detto molto soddisfatto della sentenza.
Che fine ha fatto l’ex Ds della Roma?
Dal giorno dopo la frattura con la Roma, Petrachi – che ha ancora 54 anni – ha smetto di esercitare la professione, uscendo dal giro dei direttori sportivi.