Prandelli: «Il Napoli si confermerà, ha dimostrato che sa scegliere bene e restare competitivo»
Alla Gazzetta: «Ai miei tempi avevamo più voglia di trasgredire. Ora i calciatori arrivano troppo impostati, come soldatini, ma è solo un gioco»

Hermann / KontroLab
La Gazzetta dello Sport intervista l’ex commissario tecnico della Nazionale Cesare Prandelli. Il tema è la crisi dell’Italia calcistica. Ma non solo. La crisi del calcio italiano è iniziata in un momento preciso, per Prandelli.
«Da quando abbiamo cominciato a dire che tatticamente eravamo i più bravi del mondo. La tattica va bene, ma non basta. Io fino ai 15 anni la abolirei. Si dice che non abbiamo più cannonieri: ma come sono cresciuti? A 7-8 anni gli si chiede di fare la sponda, di fare l’appoggio. L’area di rigore deve essere la loro casa. Se non alleni il talento, lo perdi».
Prandelli sulle mega offerte provenienti dall’Arabia Saudita.
«Per 4-5 determineranno certe scelte, ma non hanno futuro. C’è l’immediato. Non troveranno Ronaldo o Benzema ogni anno».
Maldini che va via dal Milan, la Juve che rischia le Coppe: è un segno dei tempi? Prandelli:
«Una bandiera che ha riportato lo scudetto e non trova l’accordo sorprende. Bisogna capire che cosa vogliono questi che sono fondi d’investimento. Ricordiamoci che vogliono guadagnare. Sulla Juve dico solo che a livello d’immagine per il calcio italiano non è bello, però esistono le regole e vanno rispettate».
A Prandelli viene chiesto se anche senza Kim e Osimhen il Napoli resterebbe sempre la squadra da battere.
«Dovrebbe esserci una legge che obbligasse il Napoli a vincere lo scudetto una volta ogni 3-4 anni. È stata una festa così bella da aver coinvolto tutti… Se la squadra rimane così, può arrivare anche in finale di Champions. Spalletti ha creato qualcosa di irripetibile. Ma se arrivassero richieste irrinunciabili, hanno dimostrato di saper scegliere le persone giuste per mantenere competitività».
Ai suoi tempi non si era troppo fissati col sesso? Prandelli:
«Certo. Si arrivava in una squadra e quelli più anziani dicevano: “Mi raccomando, certe posizioni non si fanno. Dal mercoledì in poi nulla perché si bruciano energie”. Poi hanno scoperto che se fai un buon sesso, puoi stare anche molto meglio».
I calciatori ora sono più professionisti rispetto al passato?
«Sì. Noi avevamo più voglia di trasgredire. Ora arrivano troppo impostati, come soldatini. Ricordiamoci che questo è un gioco».
Prandelli è credente: gli viene chiesto se gli è mai capitato di pregare per il calcio.
«Macché. La preghiera che dici prima di entrare è per non farsi male. Il Signore ha cose più importanti a cui pensare».