Sulla Gazzetta dello Sport. Si trova nel carcere Munster, in Germania. L’accusa è omicidio stradale e omissione di soccorso
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La Procura della Repubblica di Vicenza ha fatto sapere che è stato arrestato Wolfgang Rieke, il camionista tedesco che lo scorso novembre investì e uccise il ciclista Davide Rebellin. Il camionista si trova al momento in stato di fermo nel carcere Münster, in Germania. E’ stato arrestato giovedì, per il reato di omicidio stradale e omissione di soccorso. Nel 2001 aveva patteggiato al tribunale di Foggia per violazione dell’obbligo di fermata in caso di incidente con persone coinvolte e nel 2014 gli era stata ritirata la patente per guida in stato di ebrezza.
Il 30 novembre scorso Rebellin fu urtato e travolto da un camion mentre era in bici nei pressi dello svincolo autostradale di Montebello Vicentino. Il camion lo avrebbe agganciato all’uscita della rotatoria. La bici era stata ritrovata a 30 metri di distanza.
Per la Procura di Vicenza l’autotrasportatore tedesco dopo aver investito Rebellin è sceso dalla cabina avvicinandosi alla vittima, poi è andato via. Ma è stato fotografato da alcuni testimoni.
Il 20 gennaio scorso gli investigatori hanno eseguito un sopralluogo nell’azienda tedesca del camionista, la Duveneck, dove il tir era custodito, procedendo all’analisi del veicolo e scoprendo che erano presenti delle deformazioni nelle plastiche in corrispondenza dell’urto con la bici e il corpo di Rebellin. In più l’autoarticolato era stato lavato con un detergente acido nelle parti interessate dall’urto.
Adesso l’autorità tedesca ha 60 giorni di tempo per decidere se consegnare o meno il camionista alla giustizia italiana.
Il comandante provinciale dei Carabinieri di Vicenza, Giuseppe Moscati, commenta:
«È stata pienamente riconosciuta la validità dell’attività investigativa svolta dai Carabinieri di Vicenza. Dallo scorso 30 novembre, i carabinieri hanno lavorato incessantemente per arrivare a questo risultato, sempre sostenuti dalla comunità vicentina, che ci ha chiesto di fare piena luce su questa tragica scomparsa. Lo dedichiamo anche a loro».
Queste, invece, sono le parole di Carlo, fratello di Rebellin:
«Finalmente abbiamo la certezza di quello che è accaduto e di poter rendere giustizia a Davide. Stavamo aspettando da tanto questa notizia, speriamo sia solo il primo passo per punire adeguatamente il responsabile. Come si è comportato dopo, dalla fuga a tutto il resto, è una condotta inaccettabile: ha persino lavato il suo mezzo con detergente concentrato per tentare di cancellare ogni traccia dell’impatto. In questi mesi non si è mai fatto sentire, neanche tramite il suo legale, per una scusa, una giustificazione: nulla. Ciò significa o che non ha realizzato ciò che ha commesso o, come temo, che non gli importa nulla. E non è certo un comportamento serio, soprattutto da parte di chi aveva già combinato gravi guai con il camion. È giusto che paghi per tutto ciò che ha commesso».