ilNapolista

Simone Inzaghi un allenatore incredibilmente sottovalutato in Italia

Ha sfoderato coraggio e personalità: conta questo, non se giochi a tre o a quattro. Non piace perché non si riempie la bocca col suo calcio

Simone Inzaghi un allenatore incredibilmente sottovalutato in Italia
Inter Milan's Italian head coach Simone Inzaghi shouts at his goal keeper to join the final corner during the UEFA Champions League final football match between Inter Milan and Manchester City at the Ataturk Olympic Stadium in Istanbul, on June 10, 2023. (Photo by Paul ELLIS / AFP)

L’Italia è un Paese calcisticamente davvero strano. Dove un tecnico come Simone Inzaghi è considerato obsoleto, inadeguato, non all’altezza di chissà quale calcio. Al di là dei passaggi a vuoto che ciascuno ha nella propria carriera, e quindi anche lui ha commesso i suoi errori, stasera Simone Inzaghi ha dimostrato ancora una volta di essere un allenatore pensante e con idee. Molto forte nelle partite secche. È sottovalutato perché non è di quelli che si riempiono la bocca col “mio calcio”. Lui prepara i match in base all’avversario, come ha dimostrato in questa finale di Champions.

L’Inter ha giocato una formidabile partita. Nessuno avrebbe pronosticato un match equilibrato fino al minuto 96 con almeno due se non tre clamorose occasioni gol sbagliate. Va ricordato che in questa Champions l’Inter ha eliminato ai gironi il Barcellona e poi Benfica e Porto due avversari insidiosi.

Inzaghi è stato bravissimo nella preparazione della partita. Il pressing alto dell’Inter è stato un atto di coraggio che in pochi si sarebbero aspettati. Andavano in quattro a pressare e la partita è cominciata con Barella che ha “cazziato” Dumfries che non è salito per pressare.

Il City è nettamente più forte, eppure l’Inter ha giocato senza quasi mai arretrare. Sempre pronta a ribattere. Non si è rifugiata nei lanci lunghi, ha sempre provato a giocare il pallone, a centrocampo Brozovic Calha e Barella hanno svolto un lavoro encomiabile. Il calcio puoi prepararlo quanto vuoi, poi contano i gol e i gol l’Inter li ha sbagliati. Con Lautaro (meno), Dimarco e Lukaku di più.

Devi essere allenatore vero per giocare una partita con una simile personalità. Questo conta in un allenatore, e non solo,. Contano la personalità, il coraggio nel giocarsi le partite che contano. Non se giochi a tre, a quattro, a venti. Quelle sono stupidaggini.

L’Inter ha perso la partita ma Inzaghi ha dimostrato che non è per caso  che prima di stasera aveva vinto sette finali su otto. Da domani, purtroppo, i capiscer riprenderanno il sopravvento. Ma la realtà è che stasera Inzaghi è entrato in un’altra categoria di tecnici.

ilnapolista © riproduzione riservata