Vederlo al Maradona ci ha ricordato quegli amanti che si aggirano sempre dalle parti degli ex. Lui è nella storia del Napoli per sempre

Luciano Spalletti ci ha ricordato quegli amanti che gira gira finiscono sempre dalle parti del palazzo degli ex o nei luoghi frequentati dall’ex amante. La sua presenza al concerto dei Coldplay ieri sera al Maradona ha ovviamente attirato l’attenzione e la curiosità di media e tifosi. Spalletti è e sarà sempre nella storia del Calcio Napoli. E non per il tatuaggio che ha voluto farsi sul braccio. Da uomo adulto ha fatto le sue considerazioni e ha deciso di non voler più proseguire il suo rapporto con Aurelio De Laurentiis (perché di questo si tratta). Per carità è spiacevole come ora qualcuno lo sta descrivendo, quasi come se la sua fosse stata la decisione di un uomo smarrito e non la maturata consapevolezza di voler tagliare il rapporto col suo datore di lavoro.
Poi, però, la vita va avanti. Le cose cambiano. Adesso l’allenatore del Napoli è Rudi Garcia, nel bene e nel male. Spalletti è nella storia, come detto. Ora i suoi ritorni in città fanno notizia e destano curiosità, proprio come il marziano a Roma descritto da Flaiano. Le tv facevano a gara a intervistarlo, persino il Papa volle incontrarlo. Dopo un po’ di tempo, però, il marziano venne metabolizzato dai romani che cominciarono anche a stufarsi di lui e non se lo filarono più. Spalletti rilegga quel racconto istruttivo e delizioso. E preservi il ricordo. Possiamo comprendere, o forse immaginare quel che prova, ma siamo responsabili delle nostre azioni e delle loro conseguenze.