ilNapolista

Agenti e procuratori: nel 2022 la Juve ha pagato 51 milioni, il Napoli 10 (Gazzetta)

Solo la Premier League ha versato più della Serie A. Secondo la Figc, anche Roma e Inter sono andate oltre i 20 milioni

Agenti e procuratori: nel 2022 la Juve ha pagato 51 milioni, il Napoli 10 (Gazzetta)
Mg Milano 26/04/2023 - Coppa Italia / Inter-Juventus / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Angel Di Maria

Gli affari del calciomercato fanno ricchi anche agenti e procuratori. Si tratta di una verità conclamata nel mondo del calcio ma negli ultimi anni i club hanno iniziato a lamentare una certa avidità. La Fifa ha reagito, emanando un nuovo regolamento poco gradito agli agenti che limita il loro guadagno.

Detto così può sembrare un’interferenza ingiustificata ma a guardare le cifre da capogiro si capiscono i malumori di club e presidenti. La Gazzetta fa una panoramica su quanto gli agenti hanno incassato dagli affari conclusi nel 2022.

L’ultimo Report pubblicato dalla Fifa lo scorso gennaio, e relativo ai 20.209 trasferimenti conclusi nel 2022 da un Paese all’altro, scatta una fotografia abbastanza chiara di quanto “peso” abbiano acquisito nel corso del tempo i procuratori nel mondo del pallone. La Serie A non fa eccezione. Anzi, i nostri club nel 2022 hanno pagato 79 milioni, meno solo rispetto a quelli della Premier League che hanno elargito agli agenti 181,3 milioni“.

Il report della Fifa inoltre restituisce un quadro parziale. Non vengono conteggiati infatti le commissioni per i trasferimenti interni, ovvero quelli all’interno della stessa federazione. Se si considerano anche questi trasferimenti e gli arretrati pagati da alcune società, nel 2022 i club italiani hanno pagato ai procuratori circa 205 milioni.

Un’enormità se si pensa che il nostro calcio ha poco più di un terzo dei ricavi della Premier. Come fatturato è sotto pure alla Liga e alla Bundesliga. Il Report della Figc ha certificato che nel 2022 la Juventus ha pagato più di tutti per procure e intermediazioni (51.336.558 euro), ma altri due club sono andati oltre quota 20 milioni (Roma e Inter) e altri quattro oltre dieci milioni (Fiorentina, Napoli, Milan e Udinese)“.

A rendere più problematica la questione sono i petrodollari arabi, che creano “un gap competitivo incolmabile sia per quel che riguarda gli ingaggi offerti ai calciatori sia per le commissioni da corrispondere agli intermediari“.

ilnapolista © riproduzione riservata