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Ai Mondiali è nata la nuova generazione del nuoto: più forti dei record fatti coi costumoni

El Paìs: è mancato solo Popovici. Ma anche lo strapotere degli Stati Uniti ormai sta finendo. Il nuovo idolo è Marchand

Ai Mondiali è nata la nuova generazione del nuoto: più forti dei record fatti coi costumoni
(L-R) Gold medallist France's Leon Marchand celebrates with former US swimmer Michael Phelps during the medals ceremony for men's 400m medley swimming event during the World Aquatics Championships in Fukuoka on July 23, 2023. (Photo by MANAN VATSYAYANA / AFP)

A Mondiali chiusi, con l’Italia in calo, scattano consuntivi e bilanci. Uno più generale e ottimista lo fa El Paìs: in Giappone è nata una la generazione del nuoto, capace di battere anche i record fatti coi costumoni banditi a 2009, “in gomma” come si dice. Per il quotidiano spagnolo è anche chiaro “che gli Stati Uniti, tradizionale potenza egemonica, sono sempre più assediati dai talenti di altre nazionalità”.

“Le finali della staffetta 4×100 misti sono le prove che definiscono più accuratamente lo stato del nuoto nelle grandi potenze – secondo El Paìs – Gli Stati Uniti hanno prevalso grazie “vecchi” come Ryan Murphy e Lilly King”. Ma “sette medaglie d’oro nel nuoto sono un record insolito per i nordamericani, relegati al secondo posto dall’Australia, che ha vinto 13 ori. Se gli Stati Uniti vogliono invertire la tendenza ai Mondiali di febbraio e ai Giochi di Parigi del 2024, avranno bisogno di più degli ultimi veterani dell’era Phelps“.

L’ungherese Hubert Kos e il francese Léon Marchand insieme hanno ottenuto quattro ori, gli stessi che l’intera squadra americana ha vinto nelle gare individuali. Marchand è il vero trionfatore di questi Mondiali, ha battuto il primo degli otto record mondiali nei 400 misti che Michael Phelps deteneva dal 2008.

E per El Paìs un altro segno dei tempi è la caduta del record di Federica Pellegrini nei 200 stile, del 2009, battuto a Fukuoka dall’australiana Mollie O’Callaghan, Dell’era dei costumoni sopravvivono solo otto record: nella categoria maschile, i 50m, 200m, 400m e 800m stile libero, i 200m dorso e le due staffette stile libero. Nella categoria femminile solo i 200 farfalla, ma c’è la canadese Summer McIntosh pronta chiudere definitivamente quel capitolo.

“Fukuoka ha visto cadere altri cinque record: i 50m stile libero (Sarah Sjostrom), i 400m stile libero (Ariarne Titmus), i 50m rana (Meilutyte Route), la 4x100m stile libero femminile (Australia), la 4x200m stile libero femminile (Australia) e i 200 rana maschili (Qin Haiyang).

E poi c’è il fondo: Nella finale dei 1.500 metri (non nuotata da Paltrinieri) due nuotatori hanno battuto il record negli ultimi 20 metri. Il tunisino Ahmed Ayoub Hafnaoui, 20 anni, ha vinto in 14’31″54 e l’americano Bobby Finke, 23 anni, lo ha seguito in 14’31″59.

Di questa nuova generazione di fenomeni è mancato giusto David Popovici, 18 anni, l’uomo più veloce del mondo nei 100 e 200 metri, “andato a Fukuoka per fare il bagno”, scrive El Paìs.

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