Giudice scrive dei paletti imposti dall’Uefa. Se i ricavi non aumenteranno, il club dovrà abbassare monte stipendi e ammortamenti di oltre 80 milioni

I tifosi della Roma e Mourinho sognano Morata, ma la Roma non può fare follie sul mercato: può aspirare solo ad arrivi a parametro zero e prestiti, per evitare nuove sanzioni dalla Uefa. Mourinho non può aspirare ad acquisti top. Sul Corriere dello Sport ne scrive Alessandro Giudice.
“Il Fair Play Finanziario fissa paletti precisi e la Roma è tra i club che hanno stipulato con l’Uefa il settlement agreement, cioè l’impegno a rientrare nei limiti. Questo significa che i costi della rosa (stipendi e ammortamenti) non possono superare il 90% dei ricavi e dovranno scendere sotto il 70% nel 2026. Nel caso della Roma, tra stipendi dei tesserati (155 milioni nel 2022) e ammortamenti dei cartellini (77,5) siamo al 112%. Se i ricavi resteranno sui livelli attuali, il club dovrà abbassare monte stipendi e ammortamenti di oltre 80 milioni. In mancanza di una crescita robusta e veloce dei ricavi, sognare acquisti non è possibile. Restano prestiti e parametri zero, oppure uno scouting capace di scoprire giocatori poco costosi in giro per il mondo”.
“In questo quadro economico, Mourinho non può sognare acquisti da prima fascia, incompatibili con obiettivi di sostenibilità che non sono una scelta ma una necessità. Inutile evocare interventi della proprietà o soldi da cacciare (come spesso si dice) perché nessuna proprietà, per quanto facoltosa e appassionata, può finanziare campagne acquisti la cui copertura deve arrivare dai ricavi, oggi del tutto insufficienti”.