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Bakayoko, sei anni di prestiti infruttuosi e stagioni anonime (L’Equipe)

Dopo l’exploit a Monaco, non è mai riuscito ad imporsi al Chelsea e nessun altro club lo ha mai riscattato. Oggi è in cerca di un club per rilanciarsi

Bakayoko, sei anni di prestiti infruttuosi e stagioni anonime (L’Equipe)
Db Milano 32/01/2022 - campionato di calcio serie A / Milan-Juventus / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Tiemoue' Bakayoko

L’Equipe scrive di Bakayoko, vecchia conoscenza anche del Napoli. In sei anni non ha mai eguagliato il rendimento che ha avuto al Monaco. Ha accumulato critiche e prestiti senza riscatti. Ora anche il suo rapporto con il Chelsea è finito, è libero da contratti ed in cerca di un club in cui rilanciarsi.

Il suo punto più alto è stato nel marzo del 2017 quando ha segnato il gol valido per la qualificazione del Monaco nella fase ad eliminazione diretta della Champions League, contro il Manchester City. Due settimane dopo, fu convocato per la prima ed unica volta in nazionale. Poi, è arrivato il trasferimento al Chelsea, che lo ha pagato 45 milioni di euro.

“Sei anni dopo, le promesse che circondavano il suo trasferimento sono evaporate mentre i suoi prestiti si sono moltiplicati. Libero da qualsiasi contratto dopo la fine del rapporto con il Chelsea, Bakayoko ha l’opportunità di rivivere dopo un lungo periodo di incompiutezza”.

L’Equipe ripercorre gli ultimi sei anni di Bakayoko a partire dalla prima stagione al Chelsea, nel 2017-18, “né eccellente né catastrofica“. All’epoca, in panchina, sedeva Antonio Conte e il centrocampista ha faticato ad imporsi. L’arrivo di Kovacic, nel 2018, ha solo peggiorato questa situazione. Così, appena un anno dopo il suo arrivo, Bakayoko si trasferì in prestito al Milan per un anno con un’opzione di acquisto di circa 30 milioni di euro. L’obiettivo era quello di rilanciarsi in un club dove la concorrenza era meno forte per ritrovare fiducia.

L’arrivo a Milano non è stato granché. L’Equipe ricorda le critiche della stampa italiana dopo il suo inizio stagione.

“Il 13 dicembre, dopo una sconfitta contro l’Olympiakos (3-1), il centrocampista fu preso di mira per la sua performance di basso livello. Il Corriere Dello Sport scrisse: “Sembra che la palla gli bruci quando la tocca. Bakayoko non è in grado di brillare senza la presenza di un regista”. Mentre la Gazzetta dello Sport descrisse la sua partita come “disastrosa””. Nonostante ciò, continua il quotidiano francese, l’allora allenatore del Milan Gattuso, nel febbraio 2018, elogiò i suoi progressi, in particolare “i miglioramenti legati al suo posizionamento e alla sua intelligenza di gioco”.

Il Milan non lo riscattò e Bakayoko tornò all’ovile, al Chelsea, per poi fare rientro al Monaco, stavolta sotto forma di prestito con opzione di acquisto. Ma anche qui non ha avuto fortuna e l’opzione non è stata esercitata. Così, Bakayoko è finito di nuovo in prestito, stavolta al Napoli, allora allenato da Gennaro Gattuso. Il Napoli che non si qualificò in Champions League, chiudendo quinto in classifica. Di Bakayoko si ricorda il gol segnato contro l’Udinese, partita poi persa. Anche al Napoli, è andata nello stesso modo, per il centrocampista:

“un rifiuto di pagare l’opzione di acquisto e un altro prestito che ha colpito una carriera già tormentata”.

Un prestito al Milan, dove, dal 2021 al 2023, Bakayoko, scrive L’Equipe, ha vissuto “due anni spettrali”. Anche a causa di un infortunio, ha giocato solo 14 partite in Serie A il primo anno, di cui solo 5 da titolare. Il Milan vinse lo scudetto, ma il contributo di Bakayoko è stato minimo.

Ora è di nuovo libero.

“Libero da qualsiasi contratto, è alla ricerca di un nuovo posto dove andare. La sua prossima destinazione sarà un trasferimento secco. Una novità per lui. A soli 28 anni, dovrebbe interessare diversi club nostalgici della sua era monegasca”.

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