ilNapolista

Boninsegna su Cuadrado: «I tifosi devono capire che erano cose di campo»

A Tuttosport: «Quando Fraizzoli mi propose la Juve dissi “Non ci andrò mai”. Se ci penso oggi devo solo ringraziarlo»

Boninsegna su Cuadrado: «I tifosi devono capire che erano cose di campo»
1971 archivio Storico Image Sport / Inter / Roberto Boninsegna-Sandro Mazzola / foto Aic/Image Sport
Roberto Boninsegna, sette stagioni all’Inter e terzo marcatore nella storia del club, vanta però anche un’esperienza alla Juventus. Un campione che ha percorso più o meno le tappe di Cuadrado e oggi ne ha parlato in un’intervista a Tuttosport

Boninsegna, da bandiera dell’Inter, come vede l’approdo del laterale colombiano?

«Quando sono andato io alla Juventus c’erano delle perplessità. Tra i nerazzurri e la Juve c’è sempre stata un po’ di battaglia calcistica. Ho letto che ora i tifosi dell’Inter non sono contenti dell’arrivo del sudamericano. Anche magari per quel litigio nell’ultima Inter-Juventus. Ecco, i tifosi devono capire che è stata una cosa di campo. E che Cuadrado militava nella squadra rivale. Quindi è normale che cercasse di fare il meglio per i suoi. I tifosi dell’Inter devono accettare l’arrivo del giocatore. E soprattutto giudicare il calciatore per quello che farà in campo per i nerazzurri. Non per il suo passato e per quello che è stato». 

Ma la sua situazione presentava delle differenze, perché lui quando gli fu proposto il passaggio da Fraizzoli rispose

«Non ci andrò mai. Nel caso può andare lei alla Juve»

Dovette passare perché vincolato, ma poi fu un’esperienza positiva

«Se ci penso oggi devo solo ringraziarlo. Pur essendo interista dalla nascita, sentimento che nutro anche oggi, alla Juventus ho trascorso tre stagioni splendide. Abbiamo vinto due scudetti, una Coppa Italia e una Coppa Uefa. I tifosi alla fine furono felici del mio arrivo, nonostante inizialmente dovetti sostituire Anastasi». 

ilnapolista © riproduzione riservata