A Tuttosport: «Proveremo a strappare lo scudetto al Napoli. Esclusione dalla Conference? Non siamo sorpresi, lo immaginavamo già da qualche mese».
Il difensore brasiliano Bremer, passato lo scorso anno dal Torino alla Juventus, è stato intervistato da Tuttosport su un bilancio della scorsa stagione e gli obiettivi per il futuro.
Un bilancio personale dell’ultima stagione: come la valuta?
«È stata positiva, certo potevo fare meglio, non è stato facile però sono contento e non riparto da zero: riparto con alle spalle già un po’ d’esperienza, adesso nella nuova stagione spero di fare meglio».
Quali sono i suoi obiettivi, personali e di squadra?
«Dobbiamo migliorare quanto fatto lo scorso anno, arrivare in zona Champions. Certo alla Juve si spera sempre di vincere, ma siamo un gruppo in costruzione. La prima cosa è arrivare in zona Champions e a quel punto vediamo partita dopo partita, magari possiamo pensare anche allo scudetto».
La Juve non farà le Coppe: il fatto di avere una settimana libera per lavorare e un solo obiettivo sul quale concentrarsi, può aiutare in chiave scudetto?
«Certo, due anni fa con il Toro giocavamo una volta alla settimana e c’era più tempo per allenarsi. Quando giochi ogni tre giorni è dura, il primo mese non lo senti, il secondo nemmeno, ma dal terzo mese in poi inizi a sentire la stanchezza. Lo scorso anno ho giocato tanto. Giocando una volta alla settimana dobbiamo concentrarci sul campionato e poi sulla Coppa Italia».
Da ragazzino aveva un idolo, qualcuno a cui si ispirava?
«In realtà a quell’età vuoi essere un attaccante… Ho iniziato come centrocampista, mi piaceva giocare più vicino alla porta ed è per questo che mi piace fare gol, poi sono arretrato in difesa. Mi piace come gioca Casemiro, sta sempre in area. Poi ovviamente cito difensori: oltre a Chiellini, dico Thiago Silva e Lucio».
Osimhen è l’attaccante più forte del campionato?
«In Champions mi è toccato marcare Mbappé e Neymar, ma in Italia sicuramente lui, Immobile e Giroud sono i più forti».
Riuscirà stavolta a prendersi una rivincita e magari togliergli lo scudetto?
«Ripeto, sarà un anno diverso non dovendo giocare ogni tre giorni. Ci proveremo».
Allegri e i dirigenti vi hanno detto qualcosa dopo che è stata ufficializzata l’esclusione dalla Conference?
«Noi già da qualche mese lo immaginavamo, era nell’aria. Diciamo che non siamo rimasti sorpresi».
Il prossimo ct del Brasile sarà Ancelotti: la Juve l’ha già aiutata a conquistare la Nazionale, il fatto di avere un altro allenatore italiano può aiutarla a diventare un punto fermo?
«Sì, certo: sono andato al Mondiale, come quarto difensore. Come obiettivo personale, punto a diventare titolare del Brasile. Ancelotti è uno dei più grandi allenatori italiani, non l’ho ancora sentito, ma sicuramente guarderà la Serie A con attenzione».