Sul Giornale: «Nell’assoluto silenzio di Infantino e Ceferin, l’Arabia saudita sta creando una nuova superlega»

«Non c’è giorno in cui un pusher calcistico non si presenti con un’offerta colossale per un calciatore di margine, basta che respiri e parte la trattativa», sul Giornale, Damascelli chiude così una sua riflessione sulla Super lega e sull’Arabia Saudita. Ovviamente il pusher in questione ha il turbante. Scrive il giornalista che forse la Super lega poteva essere un argine ai soldi dei club sauditi e non solo.
Damascelli si chiede se il trio Juve, Real e Barça poteva fare da muro all’Arabia. Ora non ci sarà nemmeno più la Juve. Il trio diventerà un duo. In questo scenario la Fifa non muove un dito, gli interessi economici e finanziari nei paesi del Medio Oriente sono troppo grandi per rischiare di incrinare i rapporti politici.
“Ecco, Fifa e Uefa hanno la pelle sensibile e i fili scoperti quando devono occuparsi delle leghe europee, sbandierano il financial fair play, esigono garanzie però usano dieci pesi e venti misure all’atto delle loro decisioni. Fifa impone che le federazioni, eppoi i club, non possano e debbano avere alcuna dipendenza finanziaria dai governi ma in Arabia saudita è concesso al fondo sovrano di essere titolare di quattro club, la complicità è evidente”.
Continua la dura critica a Fifa e Uefa:
“L’Arabia saudita attira le api al miele, lo sport è un burqa di altri problemi di cui si è scritto e detto. L’attuale fenomeno mercantile non ha precedenti analoghi, la Major League statunitense ha fornito alcuni esempi ridicoli. Di fronte a tale panorama prosegue l’assoluto silenzio di Infantino e Ceferin. Anzi l’Uefa assiste goduta al trasloco delle finali di supercoppa nazionale in questi territori. L’Arabia saudita crea una nuova superlega, è il sogno maldestro di Andrea Agnelli e di altri compari di avventura, datisi alla macchia temendo la rivolta del popolo. L’idea di un maxitorneo continentale avrebbe frenato, forse, l’esodo massiccio di questi mesi verso l’Arabia, il progetto interessante. Potrebbe in un futuro ritornare come contraccettivo alle partenze poco intelligenti ma molto astute”.