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De Laurentiis ha una strategia chiara, dimostrare che lo scudetto lo hanno vinto i calciatori

Merito loro e non solo di Spalletti e Giuntoli. Il club punta sul gruppo. I rinnovi sono un modo per evitare gli errori che portarono all’ammutinamento.

De Laurentiis ha una strategia chiara, dimostrare che lo scudetto lo hanno vinto i calciatori
Mg Napoli 04/06/2023 - campionato di calcio serie A / Napoli-Sampdoria / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: esultanza gol Victor Osimhen

Davvero il Napoli con lo scudetto cucito sulla maglia è una nave alla deriva, prigioniera di un De Laurentiis nella veste dell’uomo solo al comando? La narrazione sugli azzurri è sempre più spaccata in due: quelli che, tifosi compresi, avevano contestato ferocemente la società un anno fa, adesso stanno in silenzio oppure ripetono che “del presidente bisogna fidarsi” perché scottati dalla brutta figura. Chi invece, soprattutto oltre il Rubicone, non si pone questo problema, alimenta lo scenario di un club allo sbando, dove Aurelio-Il Marchese del Grillo si trastulla con il suo giocattolo preferito.

Ma forse le cose non stanno così. Non del tutto, almeno. Credere fideisticamente in qualcuno, anche se ha appena vinto il campionato, è sempre un errore. Ciò nonostante, bisogna ammettere che a Castel Volturno sembrano avere una strategia chiara. Gli addii di Spalletti e Giuntoli (mettiamoci anche Sinatti) hanno oggettivamente modificato in maniera profonda gli equilibri che avevano portato al titolo e forse proprio per evitare che la rivoluzione diventasse smobilitazione, De Laurentiis ha scelto di blindare la squadra: andato via Kim, ha impostato la prima fase del calciomercato sui rinnovi dei giocatori in bilico. Così vengono bonificate sul nascere possibili mine capaci di far esplodere lo spogliatoio, come accaduto sotto la gestione Ancelotti e anche nella fase finale della prima stagione di Spalletti.

È vero, mancano un difensore e un paio di centrocampisti, ma le altre, Milan a parte (che però è reduce da una stagione dove, senza la penalizzazione della Juve, sarebbe uscita dalle prime quattro nonostante la semifinale di Champions conquistata con merito ma anche grazie a qualche episodio favorevole) sono forse anche più in ritardo. Inoltre, operazioni come quella di Caprile preso dal Bari e girato all’Empoli lasciano intravedere una programmazione già avviata per il prossimo futuro. Con dieci undicesimi della squadra scudettata confermati e con i contratti rinnovati, la prossima stagione rappresenta una sfida anche per i giocatori: sta a loro, adesso, confermarsi ad alto livello (il che non significa ovviamente vincere per forza, ma restare competitivi) e dimostrare che il merito di questo storico tricolore non era solo di Spalletti e Giuntoli. E’ una strategia molto lucida, tutt’altro che improvvisata. Il campo dirà se è anche quella giusta.

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