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Dopo il caso Kharlan, la scherma abolisce la stretta di mano obbligatoria (Der Spiegel)

Lo Spiegel riporta la dichiarazione di un membro della federazione internazionale. Basterà un semplice saluto, come fatto dall’ucraina contro la russa

Dopo il caso Kharlan, la scherma abolisce la stretta di mano obbligatoria (Der Spiegel)
Ukraine's Olha Kharlan (L) and Russia's Anna Smirnova, registered as an Individual Neutral Athlete (AIN), compete during the Sabre Women's Senior Individual qualifiers, as part of the FIE Fencing World Championships at the Fair Allianz MI.CO (Milano Convegni) in Milan, on July 27, 2023. (Photo by Andreas SOLARO / AFP)

La federazione internazionale di scherma (Fie) abolisce la stretta di mano obbligatoria. Stretta di mano che in settimana ha provocato un vero e proprio terremoto politico visto che la Federazione ha squalificato la spadista ucraina Kharlan che s’era  rifiutata di stringere la mano alla russa Smirnova.

Scrive lo Spiegel che è stata proprio la federazione a comunicarlo al settimanale tedesco.

«Mentre il mondo deve affrontare nuove sfide sempre più importanti, la Fie sta adattando le proprie regole nell’interesse generale degli atleti e delle federazioni, rispettando anche il nostro sport», ha dichiarato un portavoce della federazione citando Bruno Gares membro del comitato esecutivo della Federazione.

Prosegue lo Spiegel:

La decisione sarebbe stata presa a seguito delle pressioni internazionali dopo che la Fie era stata oggetto di pesanti critiche per la squalifica dell’ucraina Olga Kharlan ai Mondiali di Milano. Tuttavia, Gares non ha risposto al motivo specifico del cambio.

Lo Spiegel ricorda la squalifica dopo il rifiuto di stringere la mano da parte di Kharlan.

La squalifica aveva causato indignazione internazionale. Venerdì sera la federazione ha ritirato la squalifica, in modo che sabato potesse gareggiare nella competizione a squadre.

Secondo Bruno Gares, membro del Comitato Esecutivo della Fie, la stretta di mano sarà sostituita da un semplice saluto: “Alla fine dell’incontro, gli atleti tornano in posizione di guardia e salutano con le armi gli avversari, l’arbitro e il pubblico. Questo sancisce la fine degli assalti”, ha detto il funzionario nella dichiarazione allo Spiegel.
La stessa ucraina Kharlan aveva chiesto la modifica del regolamento. «Poiché il mondo sta cambiando, anche le regole devono cambiare», ha detto in un video su Instagram. «Non volevo stringere la mano a quell’atleta e l’ho fatto con il cuore».
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