I suoi Tresuvio sono esposti in luoghi simbolo come l’Hotel Quisisana: dei Vesevo con, in controluce il numero arabo 3 dello scudetto
Per la rubrica “Napolisti” – personalità che hanno fatto conoscere Napoli all’estero – vogliamo stilare il ritratto di Giuliana Palumbo un’artista poliedrica partenopea che dopo studi artistici decise nel 2011 di fare l’emigrante artistica.
Nel 2011 è in Germania, eppoi a Londra – 7 anni – dove si fa notare per l’allestimento di pareti artistiche all’interno di luoghi sociali come i pub e per la produzione di t-shirt con l’effige di Maradona. Poi la decisione di tornare a Napoli dove s’inserisce subito in un circuito da lei creato: una community Facebook – “Compriamo a Napoli” – che accoglie tutti gli artigiani che vogliano propalare le loro creazioni senza passare da mediazioni altre. Questa iniziativa ha un grande successo e le consente anche di essere premiata.
«Ora sto lavorando in Toscana – ci dice la Palumbo -: sto restaurando dei Casali a Castelafalfi, dagli utensili a alle pareti», l’artista è anche laureata al Suor Orsola Benincasa in Conservazione e restauro dei Beni culturali. Intanto i suoi Tresuvio – nati da un’idea del suo amico geniale Sergio Pisani – , dei Vesevo che rivelano in controluce il numero arabo 3 indicante lo scudetto azzurro – sono ospitati in luoghi simbolo come il teatro Acacia ed al Grand Hotel Quisisana a Capri (dove addirittura sono finitimi ad un Luca Giordano).
«Il mio prossimo obiettivo – conclude la Palumbo – è creare a Napoli una Galleria d’arte che possa accogliere anche ospiti in un B&B artistico». Per chi parte da Napoli «c’è terra di ritorno… ».