ilNapolista

Giuntoli a Torino non può essere quello ammirato a Napoli: Allegri vuole l’ennesimo instant team (Gazzetta)

Niente acquisti in prospettiva come Kvara e Kim: la Juve punta a Lukaku e Kessie. Non c’è un cambio di strategia: è il vecchio che avanza 

Giuntoli a Torino non può essere quello ammirato a Napoli: Allegri vuole l’ennesimo instant team (Gazzetta)
Ci Napoli 21/05/2023 - campionato di calcio serie A / Napoli-Inter / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Cristiano Giuntoli

Il Cristiano Giuntoli che è sbarcato alla Juventus non potrà mai essere quello visto nel Napoli, scrive la Gazzetta dello Sport. Non punterà su giovani talenti da valorizzare, come ha fatto in azzurro, con Kvara o Kim, ma su giocatori già pronti, come vuole Allegri, che spinge ancora una volta per creare l’ennesimo ‘instant team’. Insomma, niente cambio di strategia alla Juventus: è il vecchio che avanza.

“C’è una frase di una canzone degli Articolo 31 («Così com’è», anno 1996) che potrebbe riassumere il pensiero di molti tifosi della Juventus sulle recenti strategie di mercato della Signora. «Si dice che c’è il nuovo che avanza, invece è solo il vecchio che ritenta, che ci canta». Al bar come sui social, la reazione del popolo bianconero alla notizia del possibile “Romelu Lukaku in, Dusan Vlahovic out” è stata di incredulità. Ma come, si chiede il tifoso medio, cediamo un centravanti di 23 anni per prenderne uno di 30 che guadagnerebbe (al lordo) altrettanto, se non di più?”.

“Giuntoli è l’uomo che ha creato il Napoli dello scudetto, anche con decisioni impopolari (addii di Insigne, Mertens, Fabian Ruiz e Koulibaly nella stessa estate) e scelte coraggiose (Kim e Kvaratskhelia su tutti, giocatori mai “pesati” prima in un campionato top). Al suo arrivo alla Juve, ci si aspettava subito una linea progettuale simile”.

Invece, le prime mosse di Giuntoli sono la caccia a Lukaku e la negoziazione per la cessione di Vlahovic. Quasi il contrario. Come l’interessamento per Franck Kessie, vecchia conoscenza italiana.

“Perché? È chiaro che nella linea scelta alla Continassa, pesa ancora molto l’opinione di Massimiliano Allegri. Il tecnico degli “instant team”, le squadre che devono vincere subito, in barba anche alla alla futuribilità. Nella prima avventura a Torino la strategia ha avuto spesso fortuna, negli ultimi due anni decisamente meno. Eppure, dopo i flop dei Pogba, Di Maria, Paredes &Co., il tecnico pare volere dalla società i soliti sforzi su giocatori pronti e (piuttosto) cari”.

Lukaku ha ben poco di Kvara, scrive la Gazzetta e Kessie sarebbe un colpo molto differente da Kim.

“Allegri non è però Spalletti, così come la Juve non il Napoli. E forse nemmeno il Giuntoli all’ombra della Mole può essere quello ammirato sotto il Vesuvio. In fondo, l’abilità di un dirigente è anche quella di adeguarsi al contesto e al gruppo di lavoro. Almeno per questo primo anno in bianconero, l’orientamento pare quello di dare peso all’esperienza di chi potrebbe vestire la maglia della Signora. Lukaku ha vinto uno scudetto in Italia, così come Kessie. Alla Juve il tricolore manca invece da tre anni…”.

ilnapolista © riproduzione riservata