Bonucci, Zakaria, McKennie e Arthur. “Giuntoli ha fama d’avere modi spicci, ma sa essere pure aggregante
I primi giorni di Giuntoli alla Juventus raccontati dal Corriere della Sera.
“Alla Juve serviva darci un taglio, di teste anche”. Ed è quel che l’ex ds del Napoli ha cominciato a fare.
Alle parole, Cristiano Giuntoli, ha fatto seguire i fatti: «Dobbiamo tutti mettere da parte l’io e ragionare come noi», aveva detto, presentandosi da capo dell’area tecnica juventina.
Da buon decisionista e ostinato stakanovista, ha così iniziato il lavoro, non semplice, Giuntoli: che ha fama d’avere modi spicci, ma che sa pure essere un aggregante dentro un club, perlustrandone ogni metro quadro. Non è uno di quelli che sta chiuso in ufficio, in senso letterale: in questi primi giorni alla Continassa, per dire, ha messo piedi e occhi ovunque, dalla palestra al campo. «Mi piacerebbe mettere insieme tante teste con un solo cuore», altra sua frase che è già slogan. Un po’ demolitore, per forza di cose, un po’ architetto, con pazienza.
Un po’ demolitore, per forza di cose, un po’ architetto, con pazienza. Altra via, non esisteva, per i giocatori considerati al di fuori del progetto tecnico. A costo di rinunciare a chi ha scritto la storia recente del club. Si muore un po’ per poter vivere. Rampa di lancio anche per Zakaria, McKennie e Arthur. Considerazione della società: si alleneranno in orari diversi dalla squadra, evitando situazioni imbarazzanti, per gente che ha comunque una carriera alle spalle.