Il suo arrivo a Torino colma un vuoto gigantesco, non solo nel mercato. Può procurare ad Allegri i calciatori di cui ha bisogno per il suo gioco

Cristiano Giuntoli è l’uomo forte di cui la Juventus aveva bisogno per una ricostruzione, scrive Sebastiano Vernazza sulla Gazzetta dello Sport. Il suo arrivo a Torino ha colmato un vuoto gigantesco che andrà a sostenere Massimiliano Allegri, lasciato troppo solo nella scorsa stagione, estremamente complicata per il club bianconero. Vernazza scrive che i primi contatti di Giuntoli con Allegri lasciano pensare ad una convivenza possibile, almeno stando a quanto riferiscono le voci interne alla Juventus. Giuntoli magari non ha tra i suoi preferiti l’allenatore della Juventus, ma potrà fornire ad Allegri i giocatori di cui ha bisogno per il suo calcio risultatista.
Vernazza scrive:
“Per esempio, attenzione alla Juve, da oggi in ritiro alla Continassa. L’arrivo di Cristiano Giuntoli come Football Director, pomposa definizione che potremmo tradurre con un classico “direttore dell’area tecnica”, ha colmato un vuoto gigantesco e non ci riferiamo soltanto al mercato. Giuntoli, oltre a comprare e vendere calciatori, sarà l’uomo forte della società nel gruppo squadra, una figura che non c’era nella disgraziata stagione scorsa e che era stata surrogata suo malgrado da Massimiliano Allegri, lasciato solo nei mesi confusi e rabbiosi dei punti tolti, restituiti e ritolti. Pare che le prime connessioni tra Giuntoli e Allegri siano buone, così riferiscono gli “insider” del mondo Juve. Non crediamo che Allegri sia l’allenatore preferito di Giuntoli, ma Giuntoli può procurare ad Allegri i giocatori di cui ha bisogno per il suo calcio “risultatista”. Tutti e due sono toscani, Allegri di Livorno, Giuntoli di Agliana vicino a Pistoia, e la toscanità alla Juve ha un suo perché storico. Il tandem Lippi-Moggi, l’uno di Viareggio e l’altro del Senese, fruttò scudetti e coppe, prima che il secondo, Moggi, peccasse di onnipotenza e tracotanza con i magheggi di Calciopoli. Attenzione alla Juve, perché la base è buona: senza i 10 punti in meno e la tormenta giudiziaria, nella scorsa stagione si sarebbe avvicinata di molto al Napoli. Il “risultatismo” non è bello a vedersi, però fa classifica”.