Prima Frattesi, ora Morata e Scamacca: gli obiettivi dei club a corto di soldi e di idee. Ma attorno ai giocatori che interessavano a De Laurentiis non ronzavano sciami

Su La Repubblica, Emanuele Gamba scrive della noia del mercato di Serie A: i club, a corto di idee, litigano sempre sugli stessi nomi. Prima era Frattesi, ora sono Morata e Scamacca.
“È un mercato senza coraggio e senza fantasia, tutti attorno agli stessi nomi. Sistemato Frattesi, le altre big si sono rivolte in blocco a Koopmeiners, salvo spaventarsi di fronte alla richiesta dell’Atalanta: 40 milioni. E allora? E allora tutti a Udine, dove gioca il 21enne Samardzic, considerato l’ideale per rimpiazzare chi va, chi andrà o chi invece è restato: Milinkovic, Tonali, Zielinski, Rabiot. Intanto, però, Samardzic è sempre lì: si ronza molto, si punge poco. Adesso siamo nella fase Morata. Ci ha pensato il Milan, poi sembrava fatta per la Roma, con la Juve c’è sempre feeling e l’Inter lo ha messo in cima ai desideri. Tutti in fila, come non ci fosse un altro attaccante al mondo e come se non si sapesse che Morata è sì un bravissimo ragazzo, una punta eclettica e non mugugna se sta in panchina, ma anche un centravanti non troppo prolifico e dal carattere un po’ tenero. Però non costa troppo e non presenta incognite, come se fossero quelli (l’economicità, l’affidabilità) i valori più importanti: nessuno vuole sbagliare acquisto e gli allenatori, sui quali ai dirigenti fa comodo scaricare la responsabilità delle scelte, si limitano a richiedere l’usato garantito, senza accollarsi il rischio di avere coraggio e di buttarsi, magari, su Balogun o Lukebakio o David”.
“Il discorso riguarda anche Scamacca, sul quale soltanto il West Ham (e il solito Sassuolo, anticipando tutti di qualche anno) ha avuto il fegato di investire dei soldi. Adesso che invece potrebbe venire via in prestito, fa gola alla
Roma e l’ha fatta a Juve, Inter e Milan”.
Molto del merito di questa situazione è dei procuratori, che sanno come reclamizzare la loro merce. Certo, però, nessuno mostra il coraggio e la fantasia che ci ha messo il Napoli la scorsa stagione, quella dello scudetto.
“Di sicuro a nessuno sta venendo in mente che è con coraggio e fantasia che il Napoli ha stravinto lo scudetto: non c’era mai uno sciame, a ronzare attorno ai giocatori che interessavano al club di De Laurentiis”.