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Il Psg ha un enorme elefante nella stanza che oscura l’alba del nuovo ciclo: Mbappé (The Athletic)

C’è un nuovo allenatore ma sempre lo stesso problema. La realtà è che Mbappé ha in mano le carte decisive: il Psg può solo sperare che non se ne vada  

Il Psg ha un enorme elefante nella stanza che oscura l’alba del nuovo ciclo: Mbappé (The Athletic)
Doha (Qatar) 18/12/2022 - finale Mondiali di calcio Qatar 2022 / Argentina-Francia / foto Imago/Image Sport nella foto: Kylian Mbappe’ ONLY ITALY

Il Psg ha un nuovo allenatore ma sempre lo stesso problema: Kylian Mbappé. Lo scrive The Athletic, che riassume brevemente gli ultimi sei mesi del club parigino: la lite tra Neymar, Marquinhos e il direttore sportivo Campos nello spogliatoio, l’eliminazione dalla Champions League, la sospensione di due settimane a Lionel Messi per aver saltato l’allenamento per un viaggio non autorizzato in Arabia Saudita. E poi: la protesta degli ultras all’esterno della sede del club e dell’abitazione di Neymar, l’incidente a cavallo di Sergio Rico, Messi che non partecipa alla premiazione per il “Ligue 1 player of the year awards” per andare a un concerto dei Coldplay a Barcellona. Infine, come se tutto questo non bastasse, la lettera di Kylian Mbappe che avverte il club che non vuole prolungare il contratto e un allenatore, Galtier, appena licenziato ed alle prese con un arresto per discriminazione razziale.

Non c’è da meravigliarsi se il Psg desideri tracciare una linea sul passato e inaugurare a una nuova era, o un «nuovo ciclo» come lo ha chiamato il presidente Al-Khelaifi mercoledì pomeriggio, alla conferenza stampa di presentazione di Luis Enrique.

L’obiettivo principale del Psg, scrive The Athletic, è la Champions League, campo in cui il club ha costantemente fallito, raggiungendo solo una finale, nel 2020. I fallimenti europei degli ultimi anni hanno fatto deragliare le carriere degli allenatori di alto livello: Carlo Ancelotti è tornato al Real Madrid, Thomas Tuchel è ora alla guida del Bayern Monaco, Mauricio Pochettino guida il Chelsea e Unai Emery sta trasformando l’Aston Villa. Il club sta iniziando ad acquistare giocatori: sono arrivati Skriniar, Asensio, Ugarte, Kan-In Lee. Ne stanno per arrivare altri.

“Una marea di volti nuovi arriva con il quarto allenatore del club in cinque anni, il cui compito sarà quello di guidare questa squadra verso una nuova alba, definita da una filosofia chiara. Perché un’identità calcistica, al di là di tutti gli acquisti glamour, è qualcosa che al Psg è mancato. Luis Enrique ha il compito di cambiare le cose”. 

Al-Khelaifi lo ha presentato come «uno dei migliori allenatori del mondo».

“Sulla carta, tutto questo suona alla grande. Tanti cambiamenti per inaugurare la fase successiva, non si può negare che ci siano tutti gli ingredienti per il nuovo inizio. Ma in questo momento, c’è un enorme elefante nella stanza, e sta oscurando l’inizio del reset: Mbappé. Nonostante tutte le buone intenzioni, Luis Enrique si troverà di fronte al tradizionale dramma del Psg fin dall’inizio. Il futuro del suo miglior giocatore è in bilico, ed è tutt’altro che risolto”.

Soltanto questa settimana c’è stato l’ultimatum di Al-Khelaifi e l’intervista a France Football, in cui Mbappé ha dichiarato che giocare nel Psg non aiuta perché è un club divisivo che alimenta i pettegolezzi. Intervista che non è stata presa benissimo dallo spogliatoio parigino.

Il futuro di Mbappé è “una situazione di stallo molto tesa che si sta giocando in pubblico“. Perderlo a zero, per il Psg, sarebbe un disastro. E infatti Al-Khelaifi ha detto che questa cosa è impossibile.

“Per quanto il Psg possa sentirsi turbato, la realtà rimane che è il giocatore a detenere le carte chiave. Gli è stato dato un contratto di due anni con un’opzione di un terzo anno dal club, oltre ad un alto stipendio e ad un’influenza sul reclutamento dei giocatori e persino sulla nomina del direttore sportivo Campos. Il Psg può davvero giocare solo sull’idea di convincerlo a ‘fare la cosa giusta’ e sperare che la prospettiva di passare il prossimo anno ad affrontare i tifosi del Psg sconvolti mentre il suo contratto si esaurisce possa rivelarsi persuasiva”.

Intanto Luis Enrique aspetta che si risolva l’impasse.

“Il lavoro di guidare il Psg in tempi più tranquilli è stato difficile per molti allenatori. Se Luis Enrique potrà raggiungere la tranquillità, lo dirà il tempo. Per ora, la linea che il Psg vorrebbe tracciare sul passato non è completa. Le ombre di ciò che è accaduto prima incombono sui suoi tentativi di andare avanti. L’unico modo per entrare nella luce è riuscire a risolvere rapidamente il futuro di Mbappé”.

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