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Inzaghi deve vincere uno scudetto, altrimenti non sarà mai un allenatore di eccellenza (Gazzetta)

È rimasto l’unico tra i colleghi di prima fascia a non esserci riuscito. Eppure l’Inter gli ha messo a disposizione una squadra che avrebbe potuto 

Inzaghi deve vincere uno scudetto, altrimenti non sarà mai un allenatore di eccellenza (Gazzetta)
Db Milano 26/04/2023 - Coppa Italia / Inter-Juventus / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Simone Inzaghi

C’è una cosa che ancora manca a Simone Inzaghi per entrare a far parte degli allenatori che contano: la vittoria di uno scudetto. Lo scrive Alessandro Vocalelli sulla Gazzetta dello Sport.

“l’Inter, ma quest’anno avrà anche l’“obbligo” di arrivare prima. Con un carico di responsabilità a cui Simone Inzaghi non può, e sicuramente anche non vuole, sfuggire. Già, perché se ci pensate è rimasto in fondo l’unico – tra i colleghi di prima fascia – a non aver ancora uno scudetto in bacheca”.

È riuscito a Spalletti, Allegri, Mourinho, Sarri, anche Stefano Pioli. Resta Simone Inzaghi, a cui l’Inter, tra l’altro, “sta consegnando ancora una volta una squadra di primissimo livello”.

Anche negli ultimi due anni la squadra aveva tutte le carte per vincere, scrive la rosea, soprattutto l’anno scorso, e invece l’Inter non è andata oltre il terzo posto, tra l’altro a 18 punti dal Napoli, senza mai impensierire la capolista e collezionando anche 12 sconfitte in campionato. Inzaghi ha vinto la Supercoppa e la Coppa Italia ed è arrivato a giocare la finale di Champions League, ma ora ci vuole il salto successivo, quello che agli altri colleghi di prima fascia è riuscito ma a lui non ancora.

“Resta però, adesso, la necessità di colmare quel buco nel curriculum – Campione d’Italia – come invece hanno fatto i concorrenti. Certo, c’è chi ci è riuscito ad un’età diversa, molto più avanti con le primavere, quasi a coronamento di una carriera. Ma c’è anche chi, come Allegri, ha centrato il bersaglio all’alba dei 40 anni, con il Milan”.

“L’obiettivo che Simone Inzaghi sa di “dover” centrare in questo campionato che – con il prossimo raduno – ormai sembra quasi partire ufficialmente. Perché, e basta chiedere agli altri tecnici, le Coppe sono importantissime ma “Campione d’Italia” sul biglietto da visita è qualcosa che ti fa davvero entrare nelle eccellenze della panchina”.

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