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Kim: «Sono andato a Napoli perché in un’intervista Spalletti disse che ero da Champions»

Al portale News.naver: «Non poteva esserci dichiarazione d’amore più grande. Di Lorenzo un esempio, Osimhen non vorrei mai averlo contro»

Kim: «Sono andato a Napoli perché in un’intervista Spalletti disse che ero da Champions»
Mg Torino 19/03/2023 - campionato di calcio serie A / Torino-Napoli / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Giovanni Di Lorenzo-VIctor Osimhen-Min Jae Kim

Kim Min-Jae ha rilasciato alcune dichiarazioni al portale coreano News.naver. Il difensore del Bayern Monaco ha parlato ancora una volta del Napoli e del campionato trascorso con gli azzurri di Spalletti:

«Quando ho ottenuto il premio di miglior difensore volevo  ‘spezzarlo’ con Kvara e Osimhen  e condividerlo con la mia squadra. Non ce l’avrei mai fatta senza di loro. Non dimenticherò mai i tifosi del Napoli fino alla morte. Hanno gridato “Kim Kim Kim” e mi hanno sempre incoraggiato».

La scelta di trasferirsi al Napoli è dipesa da Spalletti:

«Gli ho parlato in inglese. Parla un buon inglese. Sto scherzando, è italiano, quindi ho comunicato con grandi gesti e sentimenti. In un’intervista Spalletti ha detto che ero al livello della Champions League. Non poteva esserci una chiamata d’amore più grande di questa. Quando l’ho ascoltato ho scelto subito il Napoli. Con lui comunicavamo a gesti e sentimenti».

Kim ha concluso l’intervento parlando dei suoi ex compagni:

«Un pensiero ai mie compagni di squadra? Certo! Grazie a loro, ho ricevuto il premio come miglior difensore. Non è qualcosa che posso ottenere da solo. Ho imparato molto da Di Lorenzo. Era il giocatore che correva di più, lavora sodo ogni giorno e ha sempre lo stesso atteggiamento. Ho imparato molto guardandolo giocare in ogni partita, non si è mai lamentato. Osimhen? Non vorrei mai averlo contro. È bravo e riesce a dominare contro i difensori. Normalmente, accade il contrario».

Kim Min-Jae parla della sua volontà di imparare la lingua dei Paesi in cui va a giocare.

«Nella mia vita ho cercato sempre di raggiungere degli obiettivi. Tra questi c’è quello di imparare la lingua del Paese in cui vado a giocare. Ho imparato alcune parole d’italiano che mi sono servite per muovermi sul campo: ‘vai su, destra, sinistra, fermati, scappa, attenzione stanno arrivando a pressarti’. Tutti gli stranieri hanno imparato queste espressioni basilari per comprendere al meglio cosa bisogna fare in una situazione di gioco ed anche per capire cosa vuole l’allenatore. Un’altra espressione che ho imparato è ‘mamma mia’».

Sul coro intonato dai tifosi del Napoli:

«Posso dire che sono migliorato, era anche questo un mio obiettivo. A Napoli, quando recuperavo palla in difesa, mi facevano il coro ‘Kim, Kim’. Questo è stato motivo d’orgoglio. Mi ha stimolato ancora di più a provare anche la via del gol».

Kim sulla vittoria dello scudetto con il Napoli:

«Vincere con il Napoli è stato qualcosa di incredibile. Non ci sono parole per descrivere la gioia che ho provato con lo scudetto. Non mi sono reso subito conto di cosa stava accadendo intorno a me dopo il fischio finale di Udine. Ho capito di essere stato preso d’assalto solo dalle foto che ho visto la sera con Ndombele. Per evitare che le persone si facessero male, non ho abbracciato nessuno. Come a dire: fate quello che volete».

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