“Al club premeva più di ogni cosa mettersi alle spalle tutto questo e ripartire senza scorie che inquinassero presente e futuro”
La Juventus un anno fuori dalle Coppe e il club non farà ricorso.
Scrive Repubblica (giornale di proprietà di John Elkann)
L’esclusione dalla Conference League — dove verrà ripescata la Fiorentina — è stata accolta con sollievo dalla stragrande maggioranza dei tifosi e specialmente da Allegri, che potrà concentrarsi sul campionato senza il fastidio di questa coppa che le grandi giudicano senza storia e senza gloria (e dagli introiti risicati), e che intasa le settimane con quelle trasfertacce scomode del giovedì.
Il club non farà ricorso «per vivere la stagione 2023-24 con la massima serenità e certezza rispetto ai risultati conseguibili sul campo» e anche per non rischiare di far slittare lasqualifica all’anno prossimo, quando la Juve conta di ritornare in Champions. E poi ci sono le promesse a Ceferin, ci sono i passi indietro sulla Superlega, c’è l’abbassamento generale dei toni concertato anche con la Figc (le mediazioni di Gravina sono state fondamentali sia sul fronte interno sia su quello europeo). Il patto di non belligeranza consente di mandare in archivio una vicenda scivolosissima con danni ingenti ma tutto sommato contenuti: di fatto, gli illeciti della Juventus sono costati al club, sommando i provvedimenti di Uefa eFedercalcio, un anno senza Champions.
Alla Juve, in ogni caso, premeva più di ogni cosa mettersi alle spalle tutto questo e ripartire senza scorie che inquinassero presente e futuro.