Non a caso le maggiori offerte provengono dall’Al-Hilal, unica squadra già qualificata. I sauditi puntano ai calciatori-influencer per attrarre pubblico
La Serie A sta traslocando in Arabia Saudita, scrive La Repubblica. Ormai quello dei sauditi è un chiaro progetto che attinge dal serbatoio Italia. Il quotidiano scrive:
“Da tentazione è diventata una certezza. Ora, una sorta di destinazione unica. La Serie A sta traslocando in Arabia Saudita. Ma attenzione, non ha più senso parlare di follie arabe. Non è più un’emulazione grottesca di quanto tentò il campionato cinese. È evidentissimo che sia un progetto. Che ha le proprie regole”.
I sauditi adorano il campionato di Serie A, è quello che seguono più assiduamente, scrive La Repubblica e non si fermeranno con le acquisizioni dei calciatori italiani. Il progetto dell’Arabia ha come fine ultimo il Mondiale per club del 2025 organizzato dalla Fifa. Non è un caso che quasi tutte le offerte arrivino dall’Al-Hilal, unica squadra saudita già qualificata.
“Progetto, dicevamo. Con un fine ultimo: il Mondiale per club del 2025. Il nuovo torneo organizzato dalla Fifa in cui confluiranno le migliori di ogni continente, in quella che a tutti gli effetti somiglierà a un’idea di Superlega ma su scala globale. E l’idea non è solo portare una squadra a giocare il nuovo torneo Mondiale voluto da Infantino. Ma provare a vincerlo. E se tanti di questi colpi finiscono all’Al-Hilal – oltre Milinkovic, Koulibaly e Zaniolo aspettano anche Bernardo Silva, ala portoghese fresco campione d’Europa con il Manchester City – è perché è l’unica già qualificata. Insomma, l’ambizione è battere le europee e per farlo punta a prendersi i suoi migliori giocatori”.
L’Arabia non va in cerca soltanto dei calciatori più talentuosi, ma soprattutto di quelli che hanno maggior seguito sui social. I sauditi hanno come obiettivo attirare pubblico sul loro campionato.
“Dopo essersi presa il golf, punta il padel ma soprattutto punta a costruire un campionato attrattivo anche per il pubblico europeo. Come la Nba, per capirci. E per farlo serve creare attrattività. Per questo, la scelta dei giocatori
spesso passa attraverso criteri inimmaginabili. Come i social network. E i follower. Ogni calciatore che arrivi, ha uno scopo: attirare pubblico sul campionato saudita. O grazie al proprio bacino di tifosi personali, o perché rappresenta qualcosa Non solo acquisti di calciomercato insomma, ma calciatori-influencer che possano portare attenzione su un torneo che non vedrà nessuno in tv, ma che così girerà su tutte le piattaforme social grazie ai suoi protagonisti. Quasi una dichiarazione di intenti. Come a dire: a noi gli occhi, please”.