Bugie, tradimenti, la guerra Inter-Juventus, la rivalità tra Gazzetta e Corsport (che ha raccontato la verità). E sullo sfondo un certo signor Giuntoli
E all’improvviso arriva la storiaccia Lukaku. Storia enorme in realtà. Che rianima l’agonizzante calcio italiano. Fa sembrare che il pallone made in Italy abbia ancora la forza di contendersi i grandi calciatori a suon di dispetti, sotterfugi, bugie, tradimenti, telefoni staccati, scenate di gelosia, e ovviamente denari, tanti denari. E coinvolge due grandi del calcio italiano così come i due giornali sportivi più rappresentativi. Senza dimenticare lo sgarbo all’ex juventino Marotta.
In realtà, poi, è tutto in scala. Perché Lukaku (30 anni) non è Haaland né Vinicius né Mbappé. È un calciatore che infiamma i club di seconda fascia. Di questi tempi è già tanto. E poi illudersi un po’ non guasta. Detto questo, Romelu resta un signor calciatore sia pure dopo una stagione decisamente infausta per lui con gol clamorosi falliti sia al Mondiale sia in finale di Champions. Evitiamo di ricordare i suoi numeri: andateli a guardare. Ci limitiamo a riportare che è l’uomo che ha segnato più gol con la Nazionale belga: 75 reti in 108 presenze.
È tutto in scala, dicevamo, perché la spesa è di appena 40 milioni (ma l’ingaggio promesso dai bianconeri sarebbe ragguardevole: attorno ai 12 netti). Quel che conta è che di fronte ci sono Juventus e Inter le due regine d’Italia che a dir poco si detestano. E si è scontrato anche il giornalismo, come ai vecchi tempi, come quando contava eccome. Con il Corriere dello Sport che da giorni racconta come le cose stiano diversamente da come si credesse. E cioè la Juventus tratta con Lukaku dallo scorso marzo e non era affatto vero che si fosse promesso in sposo all’Inter. Aggiungendo che col belga mai dire mai, è a dir poco volubile. Aveva ragione Ivan Zazzaroni, comunque vada a finire: anche se Romelu non dovesse finire in bianconero.
La Gazzetta rimane, come l’Inter, a leccarsi le ferite. Evitiamo di riportare tutti gli articoli recenti, sarebbe di cattivo gusto. Ma quello dell’11 luglio va citato, col titolone «Voglio solo l’Inter». Scriveva la Gazza:
Ottimismo, crescente con il passare di queste ore sempre più calde. (…) Il tutto con una certezza che arriva per bocca diretta di Romelu Lukaku, l’uomo al centro di questa contesa di mercato: «Voglio solo l’Inter», dice, ripete, ostenta il belga senza paura. Lo sa da sempre chi gli sta vicino e condivide con lui questi lunghi giorni di attesa. Romelu lo ha ribadito ai nerazzurri e le parole sono state miele per il club di Zhang, che cerca di trovare il modo più “sostenibile” per imbarcarlo definitivamente a bordo. Il fatto che regga ancora il patto di acciaio tra lui e la società aiuta a nutrire la speranza. 11 luglio 2023.
Sullo sfondo, ma non tanto, il nuovo direttore sportivo della Juventus, tal Cristiano Giuntoli che a Napoli da un paio di settimane sembrava essere diventato un tranviere di passaggio in città che chissà come mai veniva pagato da De Laurentiis 100mila euro netti al mese.