Manca poco che il presidente del Coni li giustifichi: “Decisione della Rai sacrosanta, ma erano fuorionda, nella vita tutti abbiamo sbagliato”
Superficiali, e sfortunati. Così Giovanni Malagò definisce il telecronista di Rai Sport e il suo commentatore tecnico sospesi dai Mondiali dopo il polverone scatenato dalle battute razziste e sessiste andate in onda durante la telecronaca di una gara di tuffi ai Mondiali in Giappone. Evidentemente Malagò trova fondamentalmente comprensibile il comportamento dei telecronisti. Sicuramente sarà presto chiamato a Stanford per una lezione sul sessismo. Roba dell’altro mondo.
“Io personalmente non ho un ruolo che deve intervenire in queste situazioni – ha detto il presidente del Coni a margine della presentazione degli Europei di salto a ostacoli all’Ippodromo di San Siro – Mi sembra onestamente che sia sacrosanta la presa di posizione da parte della dirigenza dell’azienda. Poi tutte queste frasi sono state dette in un fuorionda, diciamo che sono stati superficiali e sfortunati”.
“Purtroppo sono stati ascoltati, quindi non è certo buona pubblicità. Detto questo nella vita tutti abbiamo sbagliato, anche se è giusto che questo provvedimento sia stato preso”.
Per Lorenzo Leonarduzzi e Massimiliano Mazzucchi è in corso anche una contestazione disciplinare.