Il giornalista è stato ospite sabato scorso a Villa Fondi de Sangro a Piano di Sorrento dove ha presentato la sua trilogia di successi
Marino Bartoletti, il maestro di giornalismo, ha un legame forte con la Campania ed anche oggi che si è scoperto narratore bestseller di cose sportive vincendo due Bancarella non manca di visitare le nostre belle contrade: è stato ospite sabato scorso a Villa Fondi de Sangro a Piano di Sorrento dove ha presentato la sua trilogia di successi Gallucci: “La cena degli Dei”, “Il ritorno degli Dei” e l’ultimissimo “La discesa degli Dei”.
Non c’è più il suo caro amico Sinisa Mihajlovic – che si curò al Sant’Orsola di Bologna; nel nosocomio felsineo invece i medici salvarono il nostro Marino – ma Bartoletti continua la sua attività libraria avendo ormai inventato un genere tutto suo: il romanzo dei sogni.
Perché anche nell’ultimo testo – “La discesa degli Dei” – riesce con la sua maestria di cantastorie ad inventare un format celeste: quello orchestrato dal Grande Vecchio (Enzo Ferrari) che affiancato dal fido Fracangelo riesce con la complicità di Raffaella Carrà, Gilles Villeneuve, Mimmo Modugno, Pino Daniele, Massimo…., ad organizzare un “Carramba che sorpresa” al contrario. Con degli inviati speciali che dal Paradiso – con il benestare del Grande Vecchio Universale – partono per la Terra con un un salvacondotto che li porta a salvare: la bravissima cantautrice napoletana che sogna di essere finalmente capita e apprezzata; il pilota di talento e senza mezzi che aspira a guidare un giorno una Ferrari in Formula Uno; il campione affermato che vorrebbe recuperare la propria dignità dopo che la sua vita si è ribaltata per una maldicenza ingiusta; la piccola atleta che desidera con tutte le sue forze arrivare alle Olimpiadi; il famoso anchorman, ferito dall’inusitata cattiveria degli uomini, che vuole farla finita…
Insomma il solito talento di Bartoletti che riesce ad unire l’amicizia con i grandi campioni – fu tra i due giornalisti con i baffi invitati al matrimonio di Maradona; l’altro era Gianni Minà; n.d.r.- al rapporto con la gente comune e con il sociale. Il libro come al solito è pieno della sua erudizione che mischia calcio, Formula 1, Festival di Sanremo ed altro in aneddoti minimi ma preziosi. L’utima volta che l’abbiamo incontrato – a Sorrento il 1 aprile dell’anno scorso al Museo Correale per “I colori di Lucio” – era stata tutto un susseguirsi di aneddoti inediti soprattutto su Maradona.
“Il matrimonio di Maradona? Tutti parlarono dello sfarzo, ma sa chi c’era invitato anche? Tutti i residenti del Barrio natale bonaerense di Diego – Villa Fiorito – ed uno di quelli era appena uscito da galera… Maradona aveva il senso morale e pratico dell’amicizia”.
Sulla scorta di questo rapporto amicale Bartoletti ci raccontò anche – lui era direttore di “Pressing”, l’anti Domenica Sportiva messa su dalle reti del Biscione – quando invitò, dopo Milan-Napoli del 1990-91, Maradona in trasmissione. “All’epoca davamo 5 milioni di lire in sterline d’oro per ogni comparsata – continua il direttore -, ma se Ruud Gullit pretese per mano della moglie l’intero cachet ad un cambio il più favorevole possibile, Diego mi disse che se gli avessi detto un’altra volta di prendere quei soldi mi avrebbe tolto l’amicizia. Anzi no, mi chiese una cosa: tutte le audiocassette di Cristina D’Avena che editavamo noi di Mediaset tramite la Jolly: quindi Maradona in trasmissione ci costò 2700 lire”. Ça va sans dire.