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Meluso, il Napoli ora ha un direttore sportivo e ci sembra un’ottima notizia

Le competenze contano. Meluso è un profilo simil Giuntoli. Il Napoli e Garcia avevano bisogno di un uomo di calcio, anche se non ha esperienze ad alto livello

Meluso, il Napoli ora ha un direttore sportivo e ci sembra un’ottima notizia
As Roma 10/11/2019 - campionato di calcio serie A / Lazio-Lecce / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: Mauro Meluso

Il Napoli ha finalmente riempito la casella lasciata vuota da Cristiano Giuntoli. A noi sembra un’ottima notizia. Dovrebbe essere la normalità ma in un simile contesto, quale è il Napoli delle ultime settimane, l’arrivo di un ds va rubricata alla voce “ottime notizie”. Ci sembra la prima buona notizia da un po’ di tempo a questa parte. Smentisce le versioni che accreditavano soluzioni interne o addirittura l’inutilità di una figura che francamente a noi sembra centrale. E che, diciamocelo, Cristiano Giuntoli ha ricoperto complessivamente in maniera egregia pur con tanti passaggi a vuoto. La figura di un direttore sportivo ferma o rallenta l’eventuale deriva transformer di De Laurentiis che non può ricoprire ogni ruolo all’interno del club. Le competenze contano. Diffidiamo sempre di chi crede che tutti possano fare tutto.

E, soprattutto, il Napoli aveva (e per certi versi ancora ha) bisogno di persone che mastichino calcio, che vivano di calcio, che si trovino a loro agio tra i campi da gioco e gli spogliatoi. C’è bisogno di un professionista con cui Garcia possa confrontarsi quotidianamente. Ruolo che per otto anni è stato ricoperto da Giuntoli. Vivere e lavorare nel mondo del pallone è delicato, tutti sono convinti di poter svolgere quel ruolo. Ovviamente così non è.

Mauro Meluso è un direttore sportivo navigato. Non ad alti livelli. Ma è uno che il pallone lo conosce. Un uomo che è nato e cresciuto nel calcio. Prima come calciatore (ha giocato due anni nella Lazio, tra l’82 e il 84) e poi come dirigente. A Lecce parlano benissimo di lui. È l’uomo che li ha portati dalla Serie C alla Serie A. Il rapporto si è interrotto dopo la retrocessione ma in Salento nessuno ne disconosce i meriti. E poi c’era lui come ds dello Spezia quando i liguri vennero a vincere 1-0 a Napoli. Quella partita deve aver colpito particolarmente De Laurentiis che andò nello spogliatoio a complimentarsi con l’allenatore avversario: Vincenzo Italiano. A Spezia è rimasto solo un anno.

Meluso è un profilo simile a quello di Giuntoli quando arrivò a Napoli dal Carpi. Più in là con gli anni di Giuntoli che quando arrivò aveva 43 anni (quindici in meno di Meluso). Ma con un solido background. Vedremo. A noi sembra un rilevante passo avanti aver riconosciuto che di un direttore sportivo (con competenze pluriennali) c’è bisogno.

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