Ha esperienza e conoscenze per ricostruire l’area sportiva indispensabile a far da cuscinetto tra squadra e presidente. Per lui un biennale con opzione per un terzo anno

Maurizio Nicita si sofferma sulla scelta del nuovo direttore sportivo del Napoli, Mauro Meluso, sulla Gazzetta dello Sport. Una scelta a sorpresa, dopo le indiscrezioni su Massara trapelate ieri, ma che non può essere definita una scelta di basso profilo. Meluso ha esperienza, non viene dal nulla. Il suo nome emerge dopo un casting durato qualche settimana. Il direttore sportivo ha trascorso una vita nel calcio, ha esperienza e conoscenze per fare bene. E, alle spalle, una serie di imprese di successo, come quella siglata al Lecce e allo Spezia. Saprà ricostruire l’area sportiva che dovrà fare da cuscinetto tra la squadra e il presidente De Laurentiis. Ieri era già a Castel Volturno. Domani partirà con il Napoli per il ritiro di Dimaro.
Nicita scrive.
“E così dopo un casting durato qualche settimana, facendo trapelare all’esterno che per il momento si poteva far a meno di un direttore sportivo, De Laurentiis ha incontrato diversi professionisti e alla fine ha deciso che l’erede di Cristiano Giuntoli sarà Mauro Meluso, 58 anni una vita nel calcio. Definirlo un profilo basso è riduttivo. Parliamo di un uomo di campo che ha realizzato importanti successi con il Lecce (con lui ds risalito dalla C alla A) e allo Spezia alla sua prima esperienza nella massima serie e salvatosi con alla guida Vincenzo Italiano. Ha esperienza e conoscenze per ricostruire quell’area sportiva indispensabile a far da cuscinetto fra squadra e presidente. Meluso ha firmato un biennale con opzione a favore del club per una terza stagione. Ora comincerà a lavorare al fianco di Rudi Garcia”.
Ieri il nuovo direttore sportivo del Napoli è stato a Castel Volturno per salutare l’allenatore e gli staff tecnico e medico. Domani partirà con la squadra per il ritiro a Dimaro, in Trentino, dove il Napoli resterà sino al 25 luglio.