Le neozelandesi padrone di casa sbagliano anche un rigore. Anche a questi Mondiali maxi-recuperi. Delude Ada Hegerberg
I Mondiali femminili cominciano con una sorpresa, come quello maschile con la vittoria dell’Arabia Saudita contro l’Argentina. La Nuova Zelanda si impone per 1-0 contro la Norvegia con il gol dell’attaccante Wilkinson al 48esimo. Rete cui non segue la prevista reazione delle scandinave e addirittura all’88esimo la Nuova Zelanda può raddoppiare su calcio di rigore: il fallo di mano in area di Hansen manda la centrocampista Percival sul dischetto. Il rigore, però, non viene trasformato, poiché il pallone si scaglia sulla traversa.
Anche a questi Mondiali femminili esiste il maxi-recupero. Vengono assegnati nove minuti di recupero che diventano dieci per interruzioni a causa di crampi. Negli ultimi secondi di partita la Norvegia sfiora il pareggio con un cross della calciatrice della Roma Haavi, ma nessuna preoccupazione per il portiere Esson. Prima vittoria storica delle neozelandesi e secondo clean sheet nella storia della competizione. L’atteggiamento della Norvegia delude di gran lunga le aspettative. Al suo ritorno in Nazionale, Ada Hegerberg non riesce ad incidere, e per di più tocca pochissimi palloni.