ilNapolista

Schwazer pensa a un ritorno anche solo simbolico ma per le Olimpiadi non vuole illudersi (Gazzetta)

A quasi 39 anni, si allena ed è in buon forma. Quasi impossibile vederlo a Parigi, la squalifica termina dopo la scadenza per conseguire il minimo per la 20 chilometri.

Schwazer pensa a un ritorno anche solo simbolico ma per le Olimpiadi non vuole illudersi (Gazzetta)
archivio Image / Sport / Alex Schwazer / foto Imago/Image

Come scrive Gazzetta, la docu-serie disponibile su Netflix sul marciatore campione olimpico di Pechino 2008 ha accesso nuovamente i riflettori sulla sua travagliata storia sportiva.

Trovato positivo al doping un prima volta, dopo la squalifica decide di rialzarsi e inizia ad allenarsi con Sandro Donati, un mostro sacro dell’atletica leggera nonché grande esperto di doping che ha collaborato con la Wada (l’agenzia mondiale antidoping). Non appena ritorna a gareggiare, qualcosa va storto. Un altro controllo antidoping effettuato il 2 gennaio 2016 registra una nuova positività. Da quel momento inizia un intrigo di vendette incrociate, di presunti complotti contro Donati e contro Schwazer. Di mezzo, forse, il caso del doping di Stato russo.

La seconda squalifica è comunque arrivata, stroncando definitivamente ogni speranza del marciatore italiano di partecipare nuovamente a gare ufficiale. Ma la sua storia non è ancora finita del tutto. Si avvicinano le Olimpiadi di Parigi e come ricorda la Gazzetta, “Schwazer si allena ed è in buon forma. Per non dire dei suoi quasi 39 anni. E poi una cosa è tornare, un’altra, ma proprio un’altra andare a Parigi. Anche perché un ennesimo tentativo sbatte sul muro del calendario. La squalifica di Schwazer si concluderà infatti il 7 luglio, una settimana dopo la scadenza per conseguire il minimo per la 20 chilometri“.

Forse però un intervento del ministro Abodi potrebbe aprire nuovi scenari “Ovviamente l’Olimpiade di Tokyo è bella che andata, ma restano in campo i mille dubbi che questi anni non sono riusciti a cancellare. E se il ministro dello Sport, sempre piuttosto sensibile sul tema dei rapporti fra giustizia sportiva e ordinaria, riprendesse a studiare il caso?”.

Ciò che è certo è che “Schwazer pensa a un ritorno anche solo simbolico e sull’Olimpiade ha più volte dichiarato di non aver «voglia di illudermi ancora»”.

ilnapolista © riproduzione riservata