Ha assicurato la vittoria parando il rigore alla Spagna al 91esimo. Ora potrebbe finalmente arrivare in Premier: il Burnley lo vuole per 23 milioni
L’ESPLOSIONE DI JAMES “NEW” TRAFFORD, MISTER CLEAN SHEET
Se dopo 39 anni l’Inghilterra si è laureata campione d’Europa under 21 lo deve principalmente al suo portiere, James Trafford. Un eroe inaspettato, dal momento che le stelle a disposizione di Lee Carsley erano sulla carta altre, come Smith Rowe o Gibbs White.
In più, James può annoverare la bellezza di zero presenze in Premier e in Championship: nell’ultima stagione, infatti, ha giocato nel Bolton, ex nobile relegata ora in League One. Alcuni aspetti di Trafford, una volta sottolineati, aiuteranno a comprendere che in verità non sarà una meteora, ma una solida realtà.
James, dopo gli esordi da bambino da centrocampista nel Cockermouth e nel Carlisle United, viene acquistato dal Manchester City a 12 anni. Qui, su ispirazione della guida tecnica, James viene allenato all’uso di entrambi i piedi, per aumentare le sue capacità nell’impostazione dal basso. Il passato da centrocampista emerge nella sua ottima interpretazione del ruolo nella costruzione dal dietro.
Andando poi ad analizzare la sua esperienza al Bolton e i numeri ottenuti, ne emerge come in 74 presenze dal gennaio 2022 abbia subito appena 58 reti e ottenuto la cifra impressionante di 33 clean sheet. La capacità di mantenere la rete inviolata si è manifestata durante l’europeo appena conquistato dai tre leoncini. Sei partite, sei volte senza raccogliere il pallone dal sacco dietro di sé. In finale, poi, l’apoteosi, quando al 97′ negli ultimi assalti spagnoli per recuperare dall’1 a 0 Colwill spinge in area Abel Ruiz: check al Var, nessun dubbio, è calcio di rigore per la Spagna.
Dagli undici metri però, lo stesso Ruiz sbatte sul muro Trafford, che come un gatto si rialza e respinge anche la ribattuta, consegnando il titolo alla propria squadra.
Ora per Trafford sembrano aprirsi le porte della Premier: per una cifra vicina ai 23 milioni di euro il portiere classe 2002 sembra prossimo a trasferirsi al Burnley. Un importo che può sembrare sorprendente, vista la poca esperienza nelle massime serie inglese, ma che trova la sua giustificazione nelle prestazioni del ragazzo, sia in Nazionale che nel Bolton.
Nonostante la probabile cessione, la navicella madre City, nonostante porti il nome dello stadio dei rivali, non lo perderà di vista, grazie alle caratteristiche tecniche che le giovanili dei Citizens gli hanno infuso e che bene si adattano al gioco della prima squadra, ottimo esempio di cooperazione e di uniformazione dei concetti su cui si fonda il credo del club, dai pulcini alla prima squadra. Queste capacità vengono richieste in prima squadra? Benissimo, si lavora a tutti i livelli su quelle.
Con curiosità, vedremo la bontà del proseguo della carriera di Trafford, se riuscirà a presenziare, prima o pio, tra i “cittadini” che giocano all’Etihad.