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Valeria Marini: «Al primo incontro con Cecchi Gori lo aspettai un’ora, stava facendo la manicure»

Al CorSera: «Con Jovanotti durò un anno. L’ho conosciuto in un locale di Porto Rotondo, eravamo giovanissimi. Meraviglioso, solare, giocoso».

Valeria Marini: «Al primo incontro con Cecchi Gori lo aspettai un’ora, stava facendo la manicure»

Il Corriere della Sera intervista Valeria Marini. Racconta la sua vita sentimentale, passando da Jovanotti a Cecchi Gori. Con Jovanotti, la Marini ebbe un flirt estivo.

«L’ho conosciuto in un locale di Porto Rotondo, io ragazza immagine, lui dj, eravamo giovanissimi. Meraviglioso, solare, giocoso. Mi ha insegnato a guardare le stelle in cielo nella notte di San Lorenzo. Durò un anno».

La Marini ha raccontato che Jovanotti baciava molto bene.

«Mai detto, però è vero».

E con Alfonso Signorini?

«Amore a prima vista, ma ci sono tanti tipi di amore. Gli voglio un gran bene, mi è stato accanto nei momenti duri, come io con lui».

La Marini parla anche di Vittorio Cecchi Gori, che la conquistò con un biglietto.

«Mi mandò un enorme fascio di rose ma del biglietto non ricordo. Mi invitò a cena a casa sua. Quando arrivai dovetti aspettarlo un’ora perché si stava facendo la manicure».

La Marini gli è stata vicina nel bene e nel male, aiutandolo, pagando — si dice — persino gli stipendi della Fiorentina.

«Non intendo scendere nel dettaglio. Per me i soldi non hanno valore, se lo meritava. Se avesse seguito i miei consigli sarebbe ancora il Vittorio Cecchi Gori degli Oscar».

La perquisizione all’alba a Palazzo Borghese.

«Menomale che c’ero io, fu una messinscena organizzata per rovinarlo».

Non è stata fortunata.

«Dopo Vittorio, per cui ho fatto la crocerossina, troppo presa dal lavoro, ho sbagliato tante scelte, commesso errori di valutazione».

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