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Zinchenko: «Non potrei guardare mia figlia negli occhi se non facessi di tutto per la mia Ucraina»

Il calciatore ucraino dell’Arsenal: «Le persone sono stanche di sentir parlare di guerra ma non dobbiamo arrenderci, domani potrebbe toccare a chiunque»

Zinchenko: «Non potrei guardare mia figlia negli occhi se non facessi di tutto per la mia Ucraina»
Ukraine's midfielder Oleksandr Zinchenko controls the ball during the UEFA Euro 2024 group C qualification football match between England and Ukraine at Wembley Stadium in London on March 26, 2023. (Photo by JUSTIN TALLIS / AFP)

Oleksandr Zinchenko dice che non sarebbe in grado di guardare sua figlia negli occhi quando crescerà se non facesse tutto ciò che è in suo potere per aiutare la sua Ucraina, nella guerra con la Russia.

Lo scrive il Telegraph che riporta il discorso tenuto dal calciatore dell’Arsenal nel New Jersey nel tour pre-stagionale dei Gunners.

Zinchenko ha organizzato Game4Ukraine che si svolgerà a Stamford Bridge il 5 agosto con lo scopo di raccogliere fondi per la ricostruzione della scuola Mykhailo-Kotsiubynsky nell’Oblast di Chernihiv, Scuola che è stata distrutta dai missili russi..

Zinchenko è tornato in Ucraina il mese scorso per la prima volta dall’invasione della Russia.

Ha una figlia di un anno Eva avuta con la moglie Vlada Sedan che è giornalista televisiva.

Ha detto:

«Con l’evento del 5 agosto, a Londra, sento che la mia missione è cercare di aiutare il più possibile l’Ucraina. Voglio che i miei figli quando cresceranno mi chiedano: ‘Papà, cosa hai fatto quando questa guerra è avvenuta nella nostra patria? E voglio guardare negli occhi di mia figlia e dire che io e tua madre abbiamo cercato di fare del nostro meglio per aiutare il nostro paese».

Zinchenko ha detto che tante persone si sono stancate di sentire parlare della guerra ma a Londra è stato testimone di un episodio che gli ha dato molta fiducia.

«A Londra stavo solo camminando con mia figlia, e ho visto una famiglia in macchina col loro bambino. Aveva forse 7 anni, forse dalla Repubblica Ceca, il bambino era a torso nudo e aveva un tatuaggio non permanente sulla spalla con una bandiera ucraina e mi ha fatto pensare ‘Wow, questi ragazzi sono con noi’. Questa piccola cosa significa molto per noi.

«Non possiamo arrenderci. Dobbiamo lottare per la nostra libertà e per la nostra indipendenza, non potevo immaginare che nel 2023 potesse accadere tutto questo. Il luogo in cui sei nato e cresciuto viene distrutto da un altro paese che viene a casa tua e uccide i bambini commette un sacco di cose spaventose. Per cosa? Questa è la domanda. Questo dico a chi è stanco di sentir parlare della guerra. Oggi è l’Ucraina, ma domani potrebbe essere il tuo paese. Per questo dobbiamo restare uniti e lottare fino alla fine».

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