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El Paìs contro Xavi: «Come fa ad ignorare Yamal? Il calcio è l’unico sport che frena i giovani»

“E’ arrivato in prima squadra solo grazie all’economia di guerra. Ma nessuno ci convincerà mai che la cosa migliore per un giovane calciatore è non giocare”

El Paìs contro Xavi: «Come fa ad ignorare Yamal? Il calcio è l’unico sport che frena i giovani»
Barcelona's Spanish forward Lamine Yamal warms up before the Spanish league football match between FC Barcelona and CA Osasuna at the Camp Nou stadium in Barcelona on May 2, 2023. (Photo by LLUIS GENE / AFP)

E’ successo che Lamine Yamal, anni 16, ha illuminato un paio delle ultime amichevoli del Barcellona. E El Paìs se ne è innamorato. Il contraltare è Xavi, che invece – è l’accusa che gli muove Rafa Cabeleira dalle colonne del quotidiano spagnolo – vuole contornarsi di vecchi.

I piedi di Yamal, scrive, “vanno al ritmo di una musica che non suona corsettata, né improvvisata. La tecnica è molto raffinata. Ha solo 16 anni, giusto. Ma in appena un paio di amichevoli ha già fatto di più per l’arte e il calcio di alcuni veterani stagionati con diverse valvole e dna straniero”.

“Il problema è che Xavi preferisce berline di seconda mano, ben manutentate e su misura per lui, ed è il problema di un Barça avaro di lucidità e reticente a dare occasioni ai più giovani. Solo l’economia di guerra catapulta i talenti dalle categorie inferiori a una prima squadra completamente slegata dalla base”.

“Sarebbe lecito chiedersi quante squadre al mondo siano in grado di ignorare Ansu Fati, Abde, Ferrán Torres o lo stesso Lamine Yamal”.

Scrive ancora l’editorialista del Paìs: “Suppongo che comprendere Xavi nelle sue richieste abbia qualcosa, o molto, a che fare con l’età adulta, con quello che alcuni identificano come buon senso. Non dovresti giocare con la carriera del ragazzo, giusto. Oppure dei ragazzi, quello è un adolescente, ma gli altri hanno poco più di 20 anni. Accanto all’allenatore c’è chi ha visto questo film molte volte: quello di un giovane talentuoso che viene corrotto dal successo iniziale e finisce per vendere frullati proteici sui suoi social network. Ma, e se per una volta assistessimo dal vivo alla nascita di una vera e potente stella? Perché in altri sport si ammette l’emergere dell’adolescenza e nel calcio si vive con il freno a mano ben tirato?”

“A volte un allenatore deve solo scegliere tra la propria sopravvivenza o il paradiso. Il Barça proposto da Xavi è, in origine, una squadra robotica che si emoziona solo quando qualche giovane imberbe salta in campo e e gioca come con il gesso colorato. Comprendiamo le paure, condividiamo anche alcune delle preoccupazioni. Ma nessuno ci convincerà mai che la cosa migliore per un giovane calciatore è non giocare”.

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