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Grassani: «Il Napoli ha creduto a Spalletti quando ha detto “sono esaurito mi devo fermare”»

A radio Crc torna sulla vicenda Spalletti e Nazionale: «La confusione sulla vicenda Spalletti è dovuta alla cattiva lettura o scarsa informazione legata ad una clausola che clausola non è»

Grassani: «Il Napoli ha creduto a Spalletti quando ha detto “sono esaurito mi devo fermare”»

L’avvocato Mattia Grassani è intervenuto a radio Crc parlando ancora una volta dei risvolti legali della questione Luciano Spalletti e Nazionale.

«La confusione sulla vicenda Spalletti è dovuta alla cattiva lettura o scarsa informazione legata ad una clausola che clausola non è. Ma si tratta di un verbale di coinciliazione con una consistente di sette pagine, sottoscritta dai rispettivi staff legali e condivisi da Spalletti e De Laurentiis. Spalletti ha presenziato in prima persona alla ratifica degli accordi. Che l’obbligo di pagare una penale o una somma non sia valida, fa parte di una cattiva informazione. Spalletti causa stress e motivi personali voleva fermarsi un anno: qual ora cambiasse idea doveva pagare una somma a scalare a seconda del periodo di tempo che restava fermo. Dire che non si applica in caso di Nazionale offende l’intelligenza di chi ha svolto quel lavoro, ovvero i legali. Vale anche per qualsiasi Federazione ma non si tratta di una clausola anti concorrenza. Il Napoli ha creduto a Luciano Spalletti quando a cuore aperto ha detto al presidente: sono esaurito, sono arrivato a fine corsa, mi devo fermare. È un’interruzione di rapporto, si tratta di dimissioni: il Napoli ha rinunciato a qualunque via legale dovendo poi trovare un nuovo tecnico quando ormai i top allenatori si erano già accordati con altri club»

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