In conferenza: «Faremo di tutto per trattenere Walker e Bernardo Silva, ma non voglio giocatori che non vogliono essere qui».
Il tecnico del Manchester City, Pep Guardiola, ha parlato in conferenza stampa in vista della partita con l’Arsenal nel Community Shield. Guardiola ha parlato di mercato: per quella data spera di avere in squadra anche Josko Gvardiol.
Ci sono novità nel trasferimento di Josko Gvardiol? Guardiola:
«Gvardiol, che bel cognome! Sta facendo le visite mediche, speriamo di chiudere la firma nelle prossime ore o nei prossimi giorni».
Cosa è successo con Declan Rice?
«Che ha scelto l’Arsenal. Gli auguriamo il meglio. E’ un giocatore importante, lo sarà presto per l’Inghilterra, oltre ad essere un bravo ragazzo. L’Arsenal prende un giocatore incredibile».
Il City farà altre mosse durante il calciomercato? Guardiola:
«Non lo so. Penso che ci sarà qualcos’altro, ma il mercato non è ancora finito».
Come vedi la nuova stagione? Guardiola:
«Sarà una grande sfida mentale per noi, ma dobbiamo crescere come squadra e mantenere il livello. È praticamente impossibile ripetere il successo della scorsa stagione, ma questa è la nostra sfida. Vedremo la fame che abbiamo, il nostro desiderio. Nei prossimi undici mesi vivremo un bel po’ di brutti momenti, l’importante è come ci riprenderemo».
Come hanno fatto Ilkay Gündogan e Riyad Mahrez, i prossimi ad andarsene potrebbero essere Kyle Walker e Bernardo Silva. Guardiola ha riconosciuto in conferenza stampa che il club è disposto a fare gli sforzi necessari per mantenere entrambi:
«Walker e Bernardo sono giocatori molto importanti per noi e li vogliamo qui a qualunque costo. Faremo tutto il possibile per farli restare. Bernardo non è come Gundogan, che ha rescisso il contratto. Ha un contratto qui. Vogliamo che resti perché vuole restare. Sostituire questi giocatori è molto, molto difficile. Abbiamo perso due giocatori incredibili, come Gündogan e Mahrez, che nelle stagioni precedenti sono stati molto importanti. Ma non voglio giocatori che non vogliono essere qui. Se lo vogliono, abbiamo bisogno che ci sia un’offerta adeguata. Se lo vorranno, saliranno su un aereo, verranno qui, parleranno con il nostro direttore sportivo per trovare un accordo».