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Hermoso: «Le falsità di Rubiales sono parte della cultura della manipolazione che subiamo da anni»

Il comunicato della calciatrice baciata: «Mi sento vittima di un’aggressione. Hanno esercitato pressioni su di me e la mia famiglia»

Hermoso: «Le falsità di Rubiales sono parte della cultura della manipolazione che subiamo da anni»
Spain's midfielder #11 Alexia Putellas (L) and Spain's midfielder #10 Jennifer Hermoso celebrate their victory during the Australia and New Zealand 2023 Women's World Cup final football match between Spain and England at Stadium Australia in Sydney on August 20, 2023. (Photo by FRANCK FIFE / AFP)

Jenni Hermoso ha rilasciato una lunga dichiarazione accusando Luis Rubiales ed esponendo le situazioni difficili vissute nello spogliatoio della Nazionale spagnola negli ultimi anni. Scrive Relevo:

la giocatrice – baciata senza consenso da Rubiales sul palco dei Mondiali – ha confermato che  la Federazione ha fatto pressioni sul suo ambiente (famiglia, compagni di squadra) per ottenere il suo sostegno alla versione della federazione.

Attraverso i suoi social network, la calciatrice ha voluto dare la propria versione accurata degli eventi, al di là della dichiarazione congiunta di oltre 80 calciatrici in cui hanno mostrato sostegno a Jenni e hanno annunciato che non indosseranno di nuovo la maglia della nazionale fino a quando non ci saranno cambiamenti ai vertici.

La calciatrice ha definito che quel ha vissuto quell’episodio con il presidente della Federazione come “un’aggressione, un atto impulsivo, maschilista, fuori luogo e senza alcun tipo di consenso da parte mia.”

“Sono stata sotto pressione continua. Come squadra nazionale campione del mondo non meritiamo una cultura così manipolatoria, ostile e autoritaria.”

“Questo tipo di incidente si unisce a una lunga lista di situazioni che le giocatrici hanno denunciato negli ultimi anni.” E chiude: “Atteggiamenti come questo hanno fatto parte per anni della vita quotidiana della nostra selezione.”

E conclude con la:” TOLLERANZA ZERO con questi comportamenti”.

ECCO IL COMUNICATO INTEGRALE

Dopo aver raggiunto uno dei successi più ambiti della mia carriera sportiva e dopo alcuni giorni di riflessione, voglio ringraziare di tutto cuore le mie compagne di squadra, i fan, i follower, i media e tutti coloro che hanno realizzato questo sogno; il vostro lavoro e il vostro sostegno incondizionato sono stati fondamentali per vincere il Mondiale.

In riferimento a quanto accaduto oggi (il discorso di Rubiales, ndr).

Mentre è vero che da parte mia non voglio interferire con i molteplici processi legali in corso, mi sento in dovere di denunciare che le parole del signor Rubiales che spiegano lo sfortunato incidente sono categoricamente false e fanno parte della cultura di manipolazione che lui stesso ha generato.

Chiarisco che in nessun momento ha avuto luogo la conversazione a cui il signor Rubiales ha fatto riferimento e che, tutt’altro, il suo bacio era consensuale. Allo stesso modo voglio ribadire come ho fatto all’epoca che questo fatto non era stato di mio gradimento.

La situazione mi ha causato uno shock a causa del contesto della celebrazione, e con il passare del tempo e dopo aver approfondito un po’ quelle prime sensazioni, sento il bisogno di denunciare questo fatto poiché ritengo che nessuna persona, in nessun campo lavorativo, sportivo o sociale dovrebbe essere vittima di questo tipo di comportamento non consensuale. Mi sentivo vulnerabile e vittima di un’aggressione, di un atto impulsivo, maschilista, fuori luogo e senza alcun tipo di consenso da parte mia.

Semplicemente non ero stata rispettata.

Mi è stato chiesto di fare una dichiarazione congiunta per ridurre la pressione sul presidente, ma in quel momento la mia testa ha avuto solo l’idea di godersi il traguardo storico raggiunto insieme ai miei compagni di squadra. Ecco perché, in ogni momento, ho chiesto che la Federazione e i suoi vari interlocutori, così come i media e le persone di cui mi fidavo che non avrebbero fatto alcun tipo di dichiarazione individuale o congiunta su questo argomento, poiché ho capito che, se lo avessi fatto, avrebbe tolto ancora più risalto a un momento così speciale per i miei colleghi e per me.

Nonostante la mia decisione, devo dichiarare che sono stato sotto continua pressione per presentare qualche dichiarazione che avrebbe potuto giustificare l’atto del signor Rubiales. Non solo, ma, in modi diversi e attraverso persone diverse, la Federcalcio ha esercitato pressioni sul mio ambiente (famiglia, amici, colleghi, ecc.) per ottenere una testimonianza che aveva poco o nulla a che fare con i miei sentimenti.

Non spetta a me valutare le pratiche di comunicazione e integrità, ma sono sicura che come Nazionale campione del Mondo non meritiamo una cultura così manipolativa, ostile e autoritaria. Questi tipi di incidenti si aggiungono a una lunga lista di situazioni che le giocatrici hanno denunciato negli ultimi anni, quindi questo fatto, in cui sono stata coinvolta, e che tutti hanno potuto vedere, è solo l’ultima goccia, atteggiamenti come questo hanno fatto parte per anni della vita quotidiana della nostra nazionale.

Per tutti questi motivi, voglio rafforzare la posizione che ho assunto fin dall’inizio, considerando che non devo sostenere la persona che ha commesso questa azione contro la mia volontà, senza rispettarmi, in un momento storico per me e per lo sport femminile in questo paese.

In nessun caso può essere mia responsabilità assumermi le conseguenze di qualcosa in cui non credo, motivo per cui ho rifiutato le pressioni ricevute.

Tolleranza zero per questi comportamenti.

Voglio chiudere chiarendo che, sebbene io sia colei che esprime queste parole, sono tutti le giocatrici della Spagna e del mondo che mi hanno dato la forza di uscire con questa affermazione. Di fronte a una tale mancanza di rispetto e incapacità di riconoscere i propri errori e accettarne le conseguenze, ho preso la decisione di non giocare più per la Nazionale finché continueranno gli attuali dirigenti.

Grazie a tutti per i messaggi di sostegno e le parole di incoraggiamento ricevute. So che non sono sola e grazie a tutti voi andremo avanti più uniti. Lascio questo problema alle persone di cui mi fido Tmj (la società di comunicazione, ndr) e Futpro (il sindacato) e continueranno a lavorare sui prossimi passi in base agli eventi recenti.”

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