Il Pachuca è la sua squadra. Non ha ancora deciso se denunciare Rubiales per violenza sessuale, ha tempo fino al 12 settembre
Si tratta di una storia già sentita troppe volte, quella di Jenni Hermoso e di Luis Rubiales. Lei, la calciatrice colpevole di aver provato lui, il presidente della Federcalcio spagnolo. Questa è la versione che la Rfef (la Federcalcio) sta cercando di far passare. Sarebbe stata la Hermoso a tirare a sé Rubiales e non il contrario.
Adesso tutta la pressione mediatica si è spostata su di lei, contattata in maniera incessante da media e giornalisti alla ricerca di una nuova dichiarazione e di un’altra ricostruzione dei fatti. Ne scrive Marca che fa sapere anche che la campionessa del mondo con la Spagna e il suo entourage non ha ancora deciso se sporgere denuncia o meno:
“Dichiarazioni, video e una persecuzione mediatica a cui non era abituata e con cui dovrà fare i conti finché non risolverà le questioni pendenti con la giustizia e potrà recarsi in Messico per iniziare una nuova stagione calcistica. La calciatrice si è vista sotto i riflettori dei media ed è sopraffatta dalla quantità di giornalisti che cercano di contattarla attraverso diversi canali. Gli hanno consigliato di usare il cellulare il meno possibile e di stare lontano per un po’ dai social network“.
Le tristi precauzioni consigliate alla vittima, costretta quasi a far perdere le proprie tracce pure di avere un po’ di pace.
“Gli avvocati stanno analizzando la possibilità di denunciare Luis Rubiales, fino ad ora presidente della Rfef, per un possibile reato di violenza sessuale. La Procura del Tribunale Nazionale ha già aperto il procedimento investigativo lunedì scorso. Jenni avrebbe tempo fino al 12 settembre per farlo. Al momento né Jenni né il suo entourage hanno preso una decisione in merito“.
Nel frattempo la Hermoso attende speranzosa di poter ritornare in Messico e iniziare la stagione con la sua squadra, il Pachuca.