Al sito Halk Gazetesi, il presidente Yildirim: «Eravamo d’accordo, sarebbe stato pagato a partita, perché non è in forma. Era d’accordo, poi hanno alzato le richieste»

Ihattaren ancora protagonista negativo. Nella sua carriera sono veramente poche le cose che gli sono andate bene, certo lui ci mette del suo. Come è successo nel suo nuovo trasferimento, poi saltato, alla squadra turca Samsunspor. Secondo il club, era stato raggiunto un accordo di massima con il giocatore, ma al momento della firma, l’entourage del giocatore ha cambiato le richieste. Per il Samsunspor sono inaccettabili e così salta tutto. Chi c’era nell’entourage del giocatore? Il suocero.
Le parole del presidente del club turco, Yuksel Yildirim, al sito di Halk Gazetesi:
«Eravamo d’accordo con il giocatore. Avremmo pagato uno stipendio per 2 mesi e sarebbe stato pagato a partita fino alla prima metà della stagione. Perché il giocatore non era in forma. Abbiamo fissato una scadenza per l’ingaggio definitivo. Lui ha accettato. I tifosi lo hanno accolto, era felice. Poi suo suocero, che era il suo manager, ha alzato le richieste. Immagino volesse metterci all’angolo. A proposito, hanno detto: “Non vogliamo firmare il contratto ufficiale, abbiamo cambiato idea. Vogliamo uno stipendio mensile”. Hanno anche chiesto soldi per una vendita successiva. Non l’abbiamo accettato, ho detto: “Sei un giocatore problematico, perché dovremmo darti i soldi se non giochi da tempo? O giochi secondo i termini concordati, altrimenti te ne vai’. Anche il suo manager ha chiesto più soldi, non ha accettato e se n’è andato. È tutta una questione di soldi».
Nel curriculum di Ihattaren ci sono accuse per aggressione alla fidanzata, minacce a ignoti e qualche pernottamento nelle patrie galere. L’anno scorso la Juve, che deteneva il suo cartellino, lo ha girato in prestito all’Ajax. Il direttore sportivo del Lancieri parlava così di lui:
«Lasciatemi essere chiaro: siamo tutti preoccupati per Mohamed. Siamo una squadra di calcio, ma alcune cose vanno oltre il calcio. Siamo in contatto diretto col ragazzo, siamo impegnati con lui. Speriamo che le cose tornino presto alla normalità. Speriamo che torni presto a disposizione».