Una scelta poco comprensibile in termini di immagine, forse figlia dell’offerta finanziaria della sponsorship. Il Napoli lo sa e sta rimediando
La mia conoscenza dell’e-commerce parte da quando, prima di iniziare a vendere i miei prodotti su Ebay, mi barcamenavo sulla stessa piattaforma alla ricerca di prodotti quasi introvabili. Erano i primi anni 2000, poi nel 2005 decisi che avevo abbastanza esperienza per provare anche a vendere il mio caffè. Dopo pochi mesi dall’inizio delle vendite lo staff Ebay promosse la mia azienda tra i migliori venditori professionali della piattaforma. Di lì, e per un bel po’ di anni, ho puntato tanto su Ebay, ottenendo ottimi risultati e facendo crescere in maniera esponenziale il fatturato della mia azienda. Intanto speravo che la piattaforma potesse offrire sempre più servizi sia agli acquirenti che ai venditori. Ci ho sperato ma, complice – forse – l’avvento di Amazon in Italia, nel 2010, ho capito subito che, in termini di qualità di servizi e professionalità, tra le due piattaforme vi era un gap enorme. Da quando iniziai a vendere i miei prodotti su Amazon, il fatturato della mia azienda sulla piattaforma, in soli due anni, superò quello che ero riuscito a registrare in otto anni su Ebay. Per quanto mi riguarda, sia allora che oggi, Amazon batte Ebay 10 a 0 in ogni dettaglio, sia a beneficio dei venditori che degli acquirenti.
La doverosa premessa spero possa convincere i lettori che le seguenti osservazioni – con cui si può concordare o meno – sono frutto da un lato di tanta esperienza maturata nelle vendite online, e dall’altro lato dell’amore incondizionato che nutro per la squadra della mia città.
Correva l’anno 2018 quando la Ssc Napoli annunciava di essere la prima squadra di calcio ad avere uno store su Amazon. Considerando la mia conoscenza della piattaforma e il mio amore verso la maglia azzurra, fui entusiasta di prenderne atto. Era, per me, l’ennesima dimostrazione che la società della mia squadra del cuore si comportava come una vera e propria impresa all’avanguardia. Aveva capito che Amazon era il più grande centro commerciale del mondo e aveva preso la giusta decisione di esserci in prima persona, personalizzando il proprio spazio in maniera ufficiale, garantendosi così una delle vetrine più visibili al mondo praticamente a costo zero.
Nel 2018 però Amazon non era ancora sponsor del Napoli. Possiamo dire, considerando che dallo store ufficiale del Calcio Napoli – tutt’oggi – i prodotti disponibili sono “venduti e spediti” da Amazon, che tra le due aziende era nato semplicemente un rapporto di business che, a meno di specifici accordi, diversi dalle comuni politiche di Amazon, e di cui non siamo a conoscenza, Amazon acquistava i prodotti ufficiali della SSC Napoli diventandone “banalmente” rivenditore ufficiale attraverso la propria piattaforma.
L’unico accordo tacito che ci sembra esser potuto avvenire tra i due partner commerciali ha riguardato il prezzo di vendita dei prodotti che, a quanto abbiamo avuto modo di osservare in questi anni, sarebbe dovuto restare quello ufficiale previsto dal club. Un rapporto win win: il Napoli vedeva in Amazon forse il miglior rivenditore ufficiale in termini di servizio, e senza dubbio quello con maggior potenziale di visibilità, e Amazon vedeva nella Ssc Napoli una delle squadre di calcio con il maggior numero di tifosi che potevano divenire potenziali clienti della piattaforma.
Nel 2021 si effettua un ulteriore passo avanti che sembra consolidare il rapporto tra le due aziende: Amazon diviene sponsor di maglia della ssc Napoli. Per quanto ci è dato sapere (fonte calcio e finanza) le cifre dell’accordo hanno visto Amazon corrispondere nelle casse della Ssc Napoli due milioni di euro a stagione per diventare “sponsor di manica” fino alla fine della stagione 2023. Non conosciamo i numeri relativi alle vendite ottenute attraverso lo store ufficiale del Calcio Napoli su Amazon, ma possiamo, fuori da ogni ragionevole dubbio, supporre che parte degli utili derivanti dalle vendite dei prodotti possono essere stati destinati ai fondi della sponsorship. Anche in questo caso, quindi, si conferma il rapporto win win tra le aziende, nato dalla capacità della Ssc Napoli di vedere, prima di ogni altra società sportiva di calcio al mondo, l’enorme potenziale sia in termini di visibilità che in termini di business, di inserire uno store ufficiale sulla piattaforma.
Nel momento in cui ho appreso la notizia che Ebay era diventato il nuovo sponsor del Napoli, non vi nascondo che sono quasi cascato dalla sedia. Non ne capivo, e tutt’ora non ne capisco il senso, se non quello puramente commerciale che, però, differisce totalmente dal rapporto stipulato negli anni dalla Ssc Napoli con Amazon: il rapporto con Ebay è, a mio modesto parere, da considerare puramente di sponsorship.
Sempre da calcio e finanza, apprendiamo che dalla stagione 2022/2023 Ebay, per esser “sponsor di manica” dell’Inter aveva corrisposto nelle casse della società cinque milioni di euro. Ragion per cui, considerando i due milioni a stagione del precedente accordo con Amazon, e considerando che oggi il Napoli è forte del titolo di campione d’Italia, l’unica supposizione che ci è concessa dalle notizie, è che la scelta di chiudere le porte ad Amazon per aprirle ad Ebay, almeno in termini di sponsorship, sia derivata da una offerta decisamente superiore di Ebay rispetto a quella proposta sino ad oggi da Amazon.
Tra Ebay e la Ssc Napoli non si può parlare di rapporto win win.
Pensando alle dinamiche di e-commerce con cui i prodotti ufficiali del calcio Napoli sono stati venduti sinora su Amazon attraverso lo store ufficiale della società sulla piattaforma, ci viene molto complicato – mi sbilancerei dicendo addirittura che è oggettivamente inimmaginabile – pensare che da Ebay le vendite dei prodotti possano essere pari a quelle effettuate su Amazon. Commercialmente parlando anche la scelta di aprire uno “store ufficiale” su Ebay lascia molte perplessità. Nonostante Ebay abbia annunciato nel 2019 l’inizio di un programma di logistica che sarebbe partito dagli Usa e sarebbe dovuto arrivare in Europa, grazie al quale le aziende avrebbero potuto affidare la gestione del confezionamento e delle spedizioni ai partner Ebay (come una sorta di Fba logistica di Amazon per intenderci), al momento, di questo servizio, quantomeno in Italia, non pare esserci traccia. Ragion per cui, possiamo concludere il nostro ragionamento asserendo che la Ssc Napoli a causa del nuovo accordo con Ebay che evidentemente ha previsto l’inserimento di uno store ufficiale sulla piattaforma, abbia dovuto mettersi in moto per gestire tutte le vendite e le spedizioni provenienti dal marketplace.
Probabilmente però la scelta è stata effettuata con l’abbaglio dell’offerta finanziaria relativa alla sponsorship, in quanto, a differenza di quanto avviene nell’esperienza di acquisto che gli acquirenti effettuano sul proprio sito ufficiale, quelli che comprano i prodotti su Ebay possono lasciare feedback relativi appunto all’esperienza d’acquisto in toto e non solo al prodotto in sé (come avviene su Amazon); e come possiamo notare dalle vendite di questi primi mesi, addirittura il 10% dei feedback degli acquirenti sono negativi.
Per chi non fosse tanto avvezzo alle dinamiche dell’e-commerce, posso garantire che il 10% di feedback negativi sono una enormità, e per un’azienda che non potesse avvalersi della reputazione della Ssc Napoli, ma soprattutto non potesse avvalersi dell’amore incondizionato degli acquirenti/tifosi, significherebbe avere poche speranze di continuare ad essere performante nelle vendite sulla piattaforma. I feedback negativi scoraggiano gli acquisti e, nel tempo, sono complici di un calo reputazionale del venditore.
Il problema della gestione degli ordini e delle spedizioni, viceversa, su Amazon, non si è mai posto in quanto, come abbiamo visto più in alto, avendo evidentemente stipulato un vero e proprio accordo commerciale con la piattaforma, ogni prodotto ufficiale venduto sulla piattaforma risultava appunto “venduto e spedito da Amazon”, ragion per cui un eventuale feedback negativo avrebbe riguardato esclusivamente il prodotto e non la società sportiva calcio Napoli. Al massimo avrebbe potuto riguardare il servizio offerto da Amazon, ma sappiamo tutti bene che in termini di qualità di servizi Amazon è tra le aziende più performanti al mondo.
In termini di immagine, quindi, possiamo dire che, strategicamente parlando, la scelta di avvalersi di Ebay come partner di vendita è molto poco comprensibile agli occhi di chi conosce le dinamiche dell’e-commerce. L’unica possibile supposizione è che l’introduzione di uno store ufficiale sulla piattaforma, e quindi il prendersi carico della gestione delle vendite provenienti dalla piattaforma, possa essere stato esclusivamente una sorta di tornaconto richiesto da Ebay alla Ssc Napoli per accrescere l’immagine non del Napoli – perché essere presenti su Ebay oggi non è alcun valore aggiunto per un brand – ma di Ebay stesso perché da oggi può vantare di avere un brand fortissimo operante in maniera diretta sulla piattaforma. A confermare tutto quanto supposto e analizzato è arrivata qualche giorno fa la notizia dell’inserimento anche delle maglie di gara della stagione 2023/2024 all’interno dello store Amazon; anche se al momento sono visibili ma non disponibili, il fatto che risulti essere una inserzione “sponsorizzata” ci fa presumere che lo diventeranno presto.
Il che ci lascia concludere che, probabilmente accortisi dell’errore di valutazione, e ovviamente grazie al fatto di non aver concesso ad Ebay alcuna esclusiva di vendita online, il nuovo sponsor sarà, direi per il bene di tutti gli acquirenti tifosi del Napoli, solo un altro dei canali di vendita dei prodotti ufficiali marchiati Ssc Napoli. A mio parere, la gestione di impresa di Aurelio De Laurentiis, in ottica di rapporti commerciali con i partner, continua ad essere impeccabile.