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Ilaria D’Amico: «Scioccata per come sono stata trattata in Rai: mi sono sentita in trappola»

Al Corsera: «A 50 anni mi godo la libertà. La Meloni animale politico ma l’80% di chi la circonda non è alla sua altezza. Mai preso un caffè con lei»

Ilaria D’Amico: «Scioccata per come sono stata trattata in Rai: mi sono sentita in trappola»
Db Milano 28/06/2022 - presentazione palinsesto Rai stagione 2022-2023 / foto Daniele Buffa/Image nella foto: Ilaria D’amico

I cinquant’anni di Ilaria D’Amico intervistata dal Corriere della Sera. Parla del rapporto con la Rai che ha tagliato la sua trasmissione (un flop dal punto di vista degli ascolti). Ha annunciato il matrimonio con Gigi Buffon.

Il suo ultimo programma però, «Che c’è di nuovo», su Rai 2, è stato chiuso prima del tempo. Era il suo ritorno nella tv pubblica dopo anni. Come l’ha vissuto?

«È stato scioccante. Ero intenzionata a vivermi un anno di stacco per dedicarmi alla mia famigliona e invece sono stata cercata e con una certa insistenza dalla Rai, in particolare da Mario Orfeo. Tutti dicono di non andare mai in Rai quando un governo è traballante ma mai avrei pensato di ritrovarmi ad essere Paperino, specie dopo tutte le rassicurazioni avute. Mi era stato detto che sarei andata in una sera affollata come il giovedì e per questo avrei avuto tutto il tempo per far crescere il programma. Un mese dopo, Orfeo litiga con l’ad e cambia ruolo, e poi cade il governo. Lì, in Rai, non è che Meloni alza il telefono e dice metti questo o quello, ma parte una sorta di stallo militare e succede a prescindere dagli schieramenti in carica. Improvvisamente, eravamo vissuti come intrusi, senza il minimo pudore o rispetto per me come professionista».

Una grande delusione.

«Dopo la prima puntata avevo ricevuto i complimenti dall’editore per le inchieste. Alla terza ci dicono “abbiamo ricevuto pressioni, dobbiamo chiudere”. Attenzione, se avessi fatto il 9% di share non lo avrebbero chiuso mai, lo so. Serviva tempo: settimana dopo settimana i numeri erano saliti, anche a costo di snaturare il programma per fare più ascolti. Cosa che ho fatto per non lasciare a casa a stagione iniziata il mio gruppo di lavoro. Le promesse andavano mantenute, specie perché erano stati loro a cercare me. Invece c’è stata solo sciatteria e bisogno di liberare spazi. Non ho mai pensato di impostare la mia carriera su un apprezzamento di matrice politica. Sono veramente scioccata per come sono stata trattata: mi sono sentita in trappola».

In passato ha espresso apprezzamenti per Meloni, no?

«A 50 anni mi godo la mia libertà d’espressione, sia che si tratti di destra o sinistra. Apprezzavo Draghi e apprezzo anche Meloni ma come animale politico: veniva nei miei talk ma non ho mai preso un caffè con lei. Non apprezzo invece l’80 per cento del mondo che le gira attorno, penso non sia alla sua altezza. Ma lei mi suscita simpatia, intanto perché è una donna: nelle sue occhiaie a volte scorgo la fatica di tenere assieme tutti i pezzi, per lei che è anche una mamma».

Tornerà con altri programmi in Rai?

«Non penso che la Rai sia il posto giusto in questo momento e, lo ripeto, non è un tema di governi. Ma le logiche delle poltrone non voglio siano le mie. Fare accordi di buon senso e non vederli mantenere è stato allucinante».

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