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Infantino: «Ai Mondiali maschili (senza gli Azzurri) 39 giornalisti italiani, a quelli femminili zero»

In conferenza: «Voi donne avete il potere di convincere noi uomini cosa dobbiamo fare e cosa no». Il Telegraph lo sbertuccia

Infantino: «Ai Mondiali maschili (senza gli Azzurri) 39 giornalisti italiani, a quelli femminili zero»
Doha (Qatar) 18/11/2022 - conferenza stampa Fifa / foto Imago/Image Sport nella foto: Gianni Infantino ONLY ITALY

Domenica si chiude la coppa del Mondo femminile, una fra Spagna e Inghilterra alzerà la tanto ambita coppa al termine della finale di Sydney, presso lo Stadium Australia. Prima però della chiusura ufficiale, una inaspettata conferenza stampa diretta dal presidente della Fifa, Gianni Infantino. In sala stampa non un o una giornalista dall’Italia era presente. E Infantino lo ha sottolineato, come ha scritto As:

«Non è possibile che ci fossero 39 giornalisti italiani in Qatar, ai Mondiali maschili, quando l’Italia non era qualificata. Non ce ne sono qui in Australia e Nuova Zelanda. C’erano più di 30 giornalisti danesi o svizzeri in Qatar e meno di 10 qui. Dobbiamo iniziare a trattare uomini e donne allo stesso modo».

Il rimbrotto però si trasforma subito in un trampolino per un doppio carpiato sui diritti delle donne e sul calcio femminile. In questo caso, a dare contezza della parole di Infantino è il Telegraph:

«Voi, qui in questa stanza, tutte le donne in questa stanza, avete il potere di farlo. Quindi credeteci. Dico a tutte le donne – ho quattro figlie, quindi ne ho alcune a casa [ride] –  che hanno il potere di cambiare. Scegliete le battaglie giuste. Avete il potere di convincere noi uomini cosa dobbiamo fare e cosa no».

Le sue parole suscitano una risata amara:

«Alla Fifa, troverete porte aperte. Basta spingere le porte. Bisogna farlo anche a livello nazionale, in ogni Paese, in ogni confederazione. Continua a spingere, a sognare e cerchiamo davvero una piena parità».

La risposta del quotidiano inglese:

Infantino ha avuto buone notizie per le donne di tutto il mondo. L’uguaglianza è ora alla loro portata. È semplice, davvero: tutto ciò che le donne devono fare è impegnarsi di più perché, per tutto questo tempo, è toccato alle donne “convincere noi uomini cosa dobbiamo fare”. Eureka! Se solo qualcuno ci avesse pensato prima. In un discorso di 22 minuti sembrava dimenticare di essere, in realtà, il presidente della Fifa e la persona più potente del calcio mondiale“.

 

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